La caduta dal soppalco ha ucciso l’elettricista

La caduta dal soppalco  ha ucciso l’elettricista

La caduta dal soppalco ha ucciso l’elettricista

L’impatto al suolo è stato letale per Rafael Torcasio, l’elettricista sessantenne di Massa che ha perso la vita mentre lavorava in una villetta in costruzione in via Bracioli a Luni. Il dipendente della ditta Silectra di Massa è morto a causa del grave trauma cranico provocato dalla caduta dalla scala che porta dal salone principale al soppalco dell’abitazione. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita all’ospedale Sant’Andrea della Spezia dall’anatomo patologa Susanna Gamba incaricata dell’esame dal pubblico ministero Elisa Loris. Nessun malore improvviso dunque, ipotizzato inizialmente, ma una accidentale caduta e il successivo impatto forse contro un tavolo di legno sul quale erano appoggiate le attrezzature, posizionato proprio sotto lo scalone, e poi sul pavimento.

L’elettricista di 63 anni era considerato un esperto del settore: evidentemente si era sentito sicuro dell’operazione che stava eseguendo al piano superiore al salone nel quale aveva depositato la cassetta degli attrezzi da lavoro e una scala. La caduta è avvenuta da una altezza non eccessiva ma l’impatto della testa contro una superficie dura e, se nel caso del tavolo, anche spigolosa si è rivelato mortale.

La Procura della Repubblica di Spezia ha iscritto nel registro degli indagati il responsabile della sicurezza sul cantiere e il titolare della ditta per la quale Rafael Torcasio lavorava. Per loro si prospetta l’ipotesi di omicidio colposo. Il lavoratore si trovava da solo in servizio e la morte è avvenuta diverso tempo prima della scoperta da parte del figlio che dopo averlo chiamato al telefono senza ricevere nessuna risposta si era preoccupato decidendo di andarlo a cercare.