
E’ ancora dell’artista carrarese Ebe Sacchi (nella foto) la cartolina che l’Unric (Centro regionale di informazione dell’Onu) ha utilizzato per inviare i tradizionali auguri di buone feste. Dopo le cartoline di auguri del 2018 (sugli obiettivi per la sostenibilità) e del 2020 (un messaggio di speranza contro il Covid), Sacchi è stata scelta anche nel 2021 con l’immagine di una bambina che, con gli occhi ben aperti sul mondo, invita a riflettere sulle troppe vittime innocenti di tante guerre e a non dimenticare.
"E’ un disegno che avevo già realizzato e ho rivisitato per la cartolina. In questo periodo siamo tutti presi dagli acquisti e rischiamo di scordarci di chi soffre per le guerre dimenticate - spiega l’artista -. Conflitti, insicurezza, istituzioni deboli e accesso limitato alla giustizia, rimangono una grande minaccia per lo sviluppo sostenibile. Nel 2018 il numero di persone in fuga da guerre, persecuzioni e conflitti ha superato i 70 milioni, il livello più alto registrato dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) in quasi 70 anni. Nel 2019 le Nazioni Unite hanno monitorato 357 uccisioni e 30 sparizioni forzate di difensori dei diritti umani, giornalisti e sindacalisti in 47 paesi. E le nascite di circa 1 bambino su 4 sotto i 5 anni in tutto il mondo, non sono registrate, privando così i piccoli di una prova di identità legale cruciale per la tutela dei loro diritti e per l’accesso a giustizia e servizi sociali".
Le opere di Ebe Sacchi sono in mostra fino al 5 gennaio in una collettiva di pittura al Maschio Angioino di Napoli, dove si presenta anche il volume di storia dell’arte del critico Rosario Pinto e che contiene opere dell’artista carrarese. Insegnante d’arte nelle scuole medie e superiori, Sacchi è specializzata in architettura, scultura in bronzo, pittura a olio. Ama anche l’anatomia umana, lo studio e il disegno.
Maurizio Munda