
Il cratere di via Pietro Tacca
Tacca, finalmente dopo mesi riprendono i lavori alla scuola del marmo. "Per l’anno scolastico 2026-2027 saremo pronti a rientrare - dice con soddisfazione Gianni Lorenzetti presidente della Provincia - proprio ieri sono stato a controllare e c’erano gli operai in cantiere". Riprendono i lavori per colmare la voragine lasciata dalla vecchia ditta appaltatrice, che aveva demolito metà della scuola e poi aveva lasciato di una voragine che con la pioggia si riempiva d’acqua e diventava una piscina, come tuonava l’opposizione. "Abbiamo rescisso il contratto in danno, li abbiamo mandati via con una richiesta di risarcimento. Avevano preso anche un acconto" continua Lorenzetti. Da lì si è dovuta trovare la copertura nel bilancio della Provincia per riappaltare i lavori alla seconda ditta in graduatoria, questa volta di Pistoia. "Si tratta di una ditta seria, che entro il 2026 porterà a termine i lavori come da contratto così da non perdere il finanziamento Pnrr. Tra l’altro il corpo della scuola è in acciaio, sarà anche veloce da tirare su".
Lorenzetti garantisce che per l’anno scolastico 2026/2027 sarà tutto pronto e la scuola sarà in grado di riprendere a pieno ritmo, mentre adesso gli alunni e i professori vivono un forte disagio, costretti in spazi non adeguati, quelli dell’ala storica della scuola, che non è stata toccata ma è inadeguata a ospitare tutti i laboratori e le classi. Il progetto di rifacimento nasce con il Piano Triennale di Edilizia scolastica del 2018, poi trasformato in Pnrr, un finanziamento di 3 milioni e 750 mila euro. La gara era stata vinta da una ditta campana che aveva demolito la parte nuova dell’immobile, lascinado intatta la parte storica. L’inaugurazione del cantiere venne sottolineata con una cerimonia nel luglio del 2023 cui partecipò, oltre al presidente Lorenzetti, la sindaca Serena Arrighi con un incontro con i residenti, la preside Ilaria Zolesi e una parte dei tecnici coinvolti nel progetto, per spiegare natura e disagi dell’intervento. Inizialmente si procedette con la demolizione, come spiegarono l’ingegner Francesco Vittorio Lippi e l’architetto Marina Rossella Tongiani, poi però i lavori si erano interrotti, oltretutto nella voragine era stato trovato un canale che viene dal monte, con complicazioni ulteriori. In questi mesi sono stati numerosi gli appelli della città per un ripristino della scuola, soprattutto da parte dell’opposizione che ha spesso tuonato contro il cratere del Tacca.
Francesca Frediani