CRISTINA LORENZI
Cronaca

Isoppi: "Con-Vivere, l’edizione della ripresa"

La soddisfazione del presidente della Fondazione per il festival appena concluso e l’appello alla città per una crescita continua

di Cristina Lorenzi

E’ stata l’edizione della ripartenza. Così ha definito Con-Vivere 2021 in apertura dei lavori il presidente della Fondazione Crc Enrico Isoppi. "Sì dopo mesi di chiusure e lockdown – racconta Isoppi tracciando un primo bilancio – sono tornati gli spettacoli in piazza, le iniziative collaterali, i laboratori dei bambini. In città si è respirata in quei giorni la volontà di esserci e di ripartire. La bontà di questa edizione è stato l’impatto con la città. Grazie al vaccino siamo tornati a vivere insieme i vari eventi. La città ha risposto con una manifestazione che sente sempre più sua".

Dal punto di vista dei contenuti cosa è cambiato?

"Gli incontri sono stati tutti di alto livello e con nomi importanti della cultura contemporanea. Con Telmo Pievani abbiamo fatto anche un salto generazionale per cui abbiamo attratto giovani docenti e nuove voci della filosofia".

A cosa si punta per il prossimo anno? Si può parlare di crescita del festival?

"Il festival si configura sempre più come kermesse del territorio. E’ costato 250mila euro. La Fondazione ne ha stanziati 150 il resto è stato il contributo di tutta la città: enti pubblici e privati, dai monti al mare. Dal mondo del lapideo alle cooperative, la Fondazione marmo, a quello del porto con l’Autorità portuale, F2I, gli operatori delle banchine, la Camera di commercio, Erp, Nausicaa. Il contributo economico e operativo della città è stato totale. Questo è molto importante per poter programmare il futuro e pensare a una crescita del festival che è una delle tante iniziative, la più importante della Fondazione. Mi riferisco al Cammino di Aronte, il progetto Art land che ha coinvolti i Comuni della Lunigiana che adottano scultori per opere su Dante che resteranno nei vari borghi, la mostra di Cybei, il Forum Unesco a cui abbiamo collaborato, il Mercurio d’argento, la lizzatura. Sono manifestazioni del territorio a cui si aggiungono le opere e il sostegno ad associazioni di solidarietà. Con-Vivere deve crescere e la Fondazione da sola non ce la fa. Anche se abbiamo uno staff forte, diretto da Emanuela Mazzi e da una Società progetti che marcia con il vento in poppa".

Il prossimo anno cosa ci dovremo aspettare?

"Il format è quello gusto e continueremo così. Avremo un nuovo curatore anche se con soddisfazione vedo che i direttori precedenti continuano a seguirci come Chiara Saraceno e Telmo Pievani che potranno riessere fra gli ospiti. Il prossimo anno saremo ancora più liberi e aperti".

Come vede il futuro della pandemia,dal suo osservatorio di medico?

"Saremo liberi, i vaccini hanno comportato una svolta importante e, con le dovute precauzioni che dovremo mantenere, i prossimi mesi saranno più soft dal punto di vista delle restrizioni".

Sembra che in una città di divisioni adesso cominci a quadrare qualcosa: la Fondazione è il simbolo di aria nuova?

"La città su Con-Vivere è coesa, la nostra squadra è formidabile e marcia nella direzione giusta dal comitato di indirizzo al cda, ai revisori dei conti, al segretario Antonio Simonini".