In memoria del partigiano Umile La prima via crucis intercomunale "Si è sacrificato per la libertà di tutti"

Il corteo con monsignor Vigo, gente comune e autorità è partito da Licciana Nardi ed è giunto ad Aulla. L’omaggio al giovane che fu trucidato per non aver voluto rivelare ai tedeschi i nomi dei suoi compagni.

In memoria del partigiano Umile  La prima via crucis intercomunale  "Si è sacrificato per la libertà di tutti"

In memoria del partigiano Umile La prima via crucis intercomunale "Si è sacrificato per la libertà di tutti"

La figura di Leonardo Umile, originario Scieri in provincia di Chieti, divenuto comandante partigiano dopo l’8 settembre 1943 che lo colse in divisa militare nella nostra terra, era quasi del tutto sconosciuta. A far conoscere il valore di questo giovane, torturato ed ucciso dai tedeschi per non aver voluto rivelare i nomi dei compagni di lotta, era stato una ventina di anni fa monsignor Antonio Vigo, poco dopo essere divenuto parroco di Bigliolo e delle tante parrocchie della Vallata circostante. Da quel momento, ogni anno il 7 Aprile, giorno dell’uccisione del giovane partigiano, quest’ultimo è sempre stato ricordato con una specifica commemorazione nella locale chiesa parrocchiale dedicata a San Donato ed una successiva processione fino alla piccola frazione di Villanova, dove all’incrocio della strada per il Convento di Soliera, è stata affissa una lapide che ne ricorda l’uccisione. Nel Venerdì Santo appena trascorso per la prima volta è stata percorsa la Via Crucis, il calvario sostenuto dal giovane partigiano. Con alla testa monsignor Vigo, in tanti si sono dati appuntamento in località Gabbio, sulla collina di Bastia, in Comune di Licciana Nardi. Giovani, ragazzi, donne, amministratori, membri dell’Anpi. Era presente Omar Tognini vicesindaco di Licciana Nardi, il sindaco di Mulazzo Claudio Novoa, in rappresentanza del sindaco di Aulla la delegata alla cultura Maria Grazia Tortoriello, il sindaco di Fivizzano nonchè presidente della Comunità Montana Gianluigi Giannetti. Il corteo con in testa il parroco, una grande croce, una foto di Umile e una corona di spine ha percorso la stessa strada di dolore – 7 chilometri – fatta 78 anni fa da Umile. Lungo il percorso 14 stazioni della Via Crucis a ricordo di altrettante stragi nazifasciste che hanno insanguinato la Lunigiana.

Dall’eccidio di Mommio di Fivizzano a quello di Ponticello di Filattiera, dal Comune di Bagnone a quello di Pontremoli, dalla strage di Camporaghena a quella della Canova, a Marciaso di Fosdinovo; da San Terenzo a Giovagallo. Dal massacro di Vinca all’eccidio di Tenerano; da Regnano ad Adelano di Zeri. La Via Crucis è terminata a Villanova di fronte alla lapide dedicata a Umile. "E’ stato ucciso per la libertà di tutti noi- ha ricordato il parroco- ed il minimo che si possa fare è di esserci a questa prima funzione in suo ricordo".

Roberto Oligeri