Improvvisa scomparsa del marchese Vieri Torrigiani Malaspina

Proprietario del castello che ospitò Dante in esilio ereditato dalla madre Cristina.

Improvvisa scomparsa del marchese  Vieri Torrigiani Malaspina

Improvvisa scomparsa del marchese Vieri Torrigiani Malaspina

Nobiltà toscana in lutto per l’improvvisa morte, nel giorno di Pasquetta, del marchese Vieri Torrigiani Malaspina, pare per complicazioni legate a un incidente stradale. Se ne va uno degli eredi della antica famiglia originaria delle campagne di Lamporecchio (Pistoia) e poi nel corso dei secoli diffusa in altre zone della Toscana: il ramo Torrigiani Malaspina deriva dal matrimonio del marchese Filippo con Cristina Malaspina di Fosdinovo, l’ultima discendente della grande stirpe feudale della Lunigiana, proprietaria del castello, che domina la vallata del Magra, ereditato dai Torrigiani (Vieri, appunto, con i figli Pietro e Vanni) e tuttora di loro proprietà, dove fu accolto Dante Alighieri nel suo esilio. Il marchese era molto legato alla Lunigiana e al suo castello. Dottore in agraria, Vieri era un imprenditore affermato nel campo della floricoltura, titolare del marchio Giardino Torrigiani, il più grande parco privato d’Europa, con i suoi quasi 7 ettari che si estendono nel Fiorentino da via de’ Serragli, quasi a Porta Romana, nel cuore dell’Oltrarno a ridosso della cinta muraria. Su consiglio del padre, il marchese Torrigiani aveva rilanciato lo spazio verde in senso imprenditoriale, mantenendolo comunque con l’attenzione che si deve a un luogo storico, già noto come orto botanico nel ‘500 e poi trasformato nei primi anni dell‘800 dall’architetto Luigi de Cambray Digny in un parco romantico all’inglese – come usava allora – con tanto di cervi e animali selvatici, innumerevoli specie di piante, simbolismi, itinerari a tema, serre e limonaie.