Il service di Battista si rivolge alle vie legali "Il comico ha danneggiato la nostra immagine"

La Jlive events precisa di aver agito con diligenza concordando location e struttura con la produzione

La vicenda di Maurizio Battista finisce a carte da bollo. Nuovo capitolo nella querelle delle ultime settimane che ha visto il comico romano accusare la società organizzatrice Jlive events e artist management. Secondo Battista lo spettacolo del 26 maggio alla Imm sarebbe stato annullato proprio per le mancanze del service.

Già nelle ore successive all’annullamento dello show, Battista tramite i suoi canali social, nello scusarsi con il pubblico per lo spettacolo saltato, aveva spiegato che erano sorti dei problemi tecnici che impedivano lo svolgimento della serata, rimbalzando la responsabilità alla Jlive events di Fabio Sorrentino. E proprio la società organizzatrice, dopo alcuni giorni di silenzio, ha deciso di intervenire contro il comico utilizzando le vie legali, dando la propria versione dei fatti circa la preparazione dello spettacolo del 26 maggio. "La società tiene a puntualizzare di aver svolto con diligenza e accuratezza il proprio incarico - commenta la Jlive in una nota - concordando con la produzione la location, che quindi avrebbe dovuto essere ben conosciuta al comico, con la struttura e le dimensioni del palco, concordate, visionatw e approvate dal manager del medesimo. Abbiamo ottenuto per tempo tutte le autorizzazioni necessarie dalle varie autorità preposte, fornendo le sponsorizzazioni, il catering e la sicurezza". "Per questi motivi – prosegue la società – oltre alle perdite economiche, abbiamo subito anche un innegabile ed immotivato danno di immagine. Pertanto ci siamo affidati allo studio dell’avvocato Francesca Bianchi del Foro della Spezia, al fine di ottenere tutela e valutare le eventuali azioni giudiziare volte alla salvaguardia della figura professionale". La nota della società organizzatrice prosegue con il rammarico per quello che è successo, ed esprimendo solidarietà agli spettatori rimasti delusi per l’annullamento dello show, aggiunge: "Mal si comprendono le affermazioni dell’artista contenute nei numerosi messaggi e video sui social, poi rimossi dopo qualche giorno, che annoveravano tra le cause del’annullamento: audio, acustica, assenza di autorizzazioni in realtà esistenti, sedute non adatte anche se rispondenti agli accordi. Tutto condito da vivaci esternazioni in merito alla competenza dei soggetti coinvolti nell’evento".