
Nessun apparentamento, nessuna indicazione di voto. Cesare Maria Ragaglini e l’associazione Politikè tornano a parlare dopo un periodo di riflessione post primo turno di amministrative. L’ex candidato per la lista civica che ha raccolto 1500 voti e la sua associazione tracciano il futuro politico. "Saremo coerenti con il nostro percorso, con il progetto di cambiamento per Massa che abbiamo immaginato ed elaborato in oltre un anno di lavoro. Oggi noi non ci schieriamo con nessuno dei due candidati a sindaco che andranno al ballottaggio. Entrambi non sono in grado di realizzare quei cambiamenti positivi e decisivi che Massa attende da troppi anni. Loro stessi, in campagna elettorale, hanno ricordato la lunga lista dei problemi di cui soffre Massa e che loro e i loro partiti - che hanno governato per 30 anni - non hanno risolto".
"Noi ci schieriamo – proseguono – dalla parte dei cittadini, perché siamo convinti della bontà delle nostre idee e ci schieriamo con convinzione sfiduciando entrambe le proposte politiche in campo. Le sfiduciamo per i loro programmi e per il loro modo di concepire la politica per la cosa pubblica che punta esclusivamente alla somma del consenso elettorale dei singoli, costruito attraverso piccoli favori personali a danno della collettività. Due proposte che in qualche modo si avvicinano e che hanno ben poco di progressista. Due proposte che sostengono l’interventismo “senza se e senza ma”, come dimostra il sì incondizionato di entrambi alla variantina Aurelia che sposterà il problema senza risolverlo, spendendo comunque risorse enormi".
"Questo è solo uno degli esempi – proseguono – di come si avvicinino terribilmente le due proposte amministrative che in un modo o nell’altro possono provocare ulteriori danni, sia con l’immobilismo che si è perpetrato negli anni su alcuni temi chiave a partire dalle bonifiche, con le conseguenze sulla salute che tutti purtroppo conosciamo, sia con l’interventismo, fine a se stesso, che ha portato a consumare suolo senza risolvere i problemi di un territorio che sconta problematiche enormi. Non faremo dichiarazioni a favore di nessuno perché siamo autonomi e antitetici rispetto a entrambi gli schieramenti che vanno al ballottaggio. Noi non siamo come quelli che credono che sia possibile, o addirittura giusto, traghettare i voti, usare gli elettori come pedine per il proprio scacchiere del consenso. Ognuno di noi ha diritto alla piena e totale autonomia, perché questa è la democrazia".
Poi la svolta: "Non lasceremo però cadere nel silenzio la voce delle oltre 1500 persone che hanno creduto nel nostro progetto di cambiamento. Oggi Politikè volta pagina, inizia una nuova fase della sua vita. Costruiremo una proposta di metodo che farà della partecipazione, del confronto e della condivisione gli assi portanti su cui continuare a lavorare per la nostra comunità. Saremo fuori dalle istituzioni ma saremo dentro la città, fra gli abitanti, quartiere per quartiere, con le nostre competenze, con la nostra esperienza e con le nostre peculiarità".
"L’obiettivo sarà quello di lavorare per una proposta politica del futuro, con particolare attenzione alla crescita dei giovani e di una nuova classe dirigente che sostituisca al presto quelle sclerotizzate dei partiti che hanno clamorosamente fallito nel dare alla città e ai cittadine un presente decente e un futuro di prospettiva, come avviene nella maggior parte delle città italiane ed europee. Verificheremo ogni scelta che sarà decisa a palazzo civico verificheremo tutti i passaggi e faremo un’opposizione ferma e coordinata. Ma saremo anche, e soprattutto, forza propositiva che elaborerà progetti e idee con l’intento di riuscire comunque a dare un contributo concreto per il cambiamento di cui Massa ha un disperato bisogno. E, come sempre, avremo bisogno dell’aiuto, delle competenze e del sostegno di tutti coloro che non si arrendono e che vogliono riporre fiducia e speranza nel proprio futuro e in quello dei loro figli".