Il ricordo della morte del partigiano Salvetti ucciso a Castagnola

Migration

Alla presenza degli studenti di quinta dell’istituto superiore Salvetti e della scuola primaria Battistini di Mirteto, si è svolta la commemorazione del giovane partigiano Aldo Salvetti (1923), trucidato a Castagnola dai fascisti il 19 settembre 1944. I ragazzi del “Salvetti” hanno avviato un percorso con l’Anpi di Massa sul tema della memoria mentre i bambini di Mirteto hanno portato il loro lavoro per il premio Maresciallo Ciro Siciliano, che l’associazione Eventi sul Frigido porta avanti da 15 anni. Erano presenti al cippo di Salvetti anche i familiari del giovane, tra cui Aldo Tamagna.

Ha introdotto la presidente dell’Anpi, Elena Emma Cordoni, alla presenza delle associazioni Fivl ed Eventi sul Frigido, e della consigliera comunale Giorgia Garau che ha portato il saluto del sindaco Persiani. Dopo la cerimonia al cippo, la delegazione si è spostata al monumento al comandante del distaccamento partigiano Mario Paolini, (1920) a Canevara, dove il nipote, Arnaldo Panfietti, tra le lacrime, ha ricordato lo zio Mario, colpito a morte durante un’azione partigiana.

Ultima sosta a Ponte di Forno in memoria di padre Gabriele Maria Costa insieme con il vice Padre Maestro Pio Maria Egger, tedesco e il professor Guglielmo Lippi Francesconi, allora direttore dell’ospedale psichiatrico Maggiano di Lucca, e la giovane Liliana Lupetti Rasi, seviziata e uccisa in un capannone al bivio per la valle dei Canali. Cenni storici sono stati illustrati da Massimo Michelucci, con l’intervento di Giancarlo Rivieri della Fivl e di Alessandra Berti nella lettura delle motivazioni alle medaglie d’oro e della poesia di Anna Ramagini.

Angela Maria Fruzzetti