L’incontro a Seravezza tra comunità di Parco e commissione regionale ha sancito l’ennesimo tentativo di distruzione delle Apuane. Al banchetto erano presenti tutti coloro che, senza distinzione di posizione politica, hanno ben chiaro l’interesse da difendere: quello delle aziende del marmo". Unione Popolare di Massa critica con fermezza quanto emerso dalla riunione sul Piano integrato del Parco delle Apuane. "Il capitalismo estrattivo ha pressato i sindaci affinché le seppur timide richieste di maggior salvaguardia incluse nel Piano Integrato del Parco, fossero cancellate a favore della distruzione – scrive –. La distruzione non poteva essere narrata in questo modo brutale ed ecco che non sono mancati nella riunione a Seravezza, gli accenni alla sostenibilità ambientale e al lavoro, temi che lavano l’anima a chi si appresta ad eseguire l’ennesimo scempio ambientale". Parole che per Up Massa si scontrano con i numeri: "il comparto del lapideo ha visto sparire negli ultimi 20 anni oltre il 30% dei posti di lavoro e scomparire altrettanta percentuale di piccole imprese, fagocitate dai grossi squali dell’escavazione. Tutti d’accordo, sindaci di destra e del PD, consiglieri regionali di destra e del PD-ItaliaViva, tutti contro la restrizione delle aree contigue di cava, tutti per l’espansione dell’escavazione anche nelle aree protette dalle norme europee, tutti proni alle regole dettate dai profitti dell’estrattivismo realizzati sul futuro e sul presente delle Apuane".
Nell’affondo finisce il sindaco di Massa, Francesco Persiani, con i Pabe appena approvati "pieni di minacce all’ambiente, a sorgenti, a risorse idriche sotterranee e superficiali, alle aree protette delle Apuane massesi". Quindi l’appello "a tutte le forze sociali, politiche e sindacali affinché si possa creare un fronte forte che guardi al futuro del territorio, fuori dai ricatti occupazionali e dentro una logica di effettiva sostenibilità sociale e ambientale: lo scontro ambientelavoro è costruito appositamente dai prenditori del marmo pernascondere i danni prodotti dall’estrattivismo e sta a tutti noi denunciarlo senza mezzi termini".