"Il personale in ferie non sarà ’coperto’"

Il sindacalista Alessio Menconi della Fp Cgil denuncia la carenza di personale sanitario nelle strutture della sanità apuana, mettendo in luce il rischio per la sicurezza e la qualità delle prestazioni. La mancanza di assunzioni adeguate potrebbe portare alla chiusura o riduzione delle attività, con gravi conseguenze per i pazienti e i lavoratori.

"Il piano delle ferie non va di pari passo con le assunzioni". A lanciare l’allarme è Alessio Menconi della Fp Cgil, che fa il punto sulla sanità apuana. "L’azienda pochi giorni fa ci ha presentato il piano ferie ma il numero di assunzioni non risponde ai reali bisogni di un territorio come il nostro – scrive il sindacalista –, dove nel periodo estivo c’è un iper afflusso di turisti e quindi una maggiore richiesta di prestazioni. Lavoratrici e lavoratori in molti casi devono ancora godere delle ferie del 2023 e lavorano in organico ridotto, saltando i riposi, facendo molte ore di straordinario e mettendo a rischio la propria incolumità psico fisica. Se non ci saranno assunzioni in numero adeguato il rischio è la chiusura o la riduzione delle attività e posti letto. Abbiamo realtà come la Lunigiana dove il numero di personale Oss è inferiore di 10 unità rispetto al 31 dicembre 2019, tra pensionamenti e mobilità, stessa cosa per gli infermieri".

"All’ospedale apuano mancano solo all’interno della medicina dell’ospedale più di 7 infermieri – prosegue Menconi –, così in terapia intensiva, nell’area chirurgica, nel materno infantile, al pronto soccorso, e alle cure intermedie di Carrara, dove ci sono 4 lunghe assenze di infermieri su un organico di 12. Non sono da meno le assenze non sostituite dei tecnici sanitari della prevenzione, di laboratorio, di radiologia e riabilitazione, con i cittadini costretti a pagare e rivolgersi al privato. Poi c’è una contrazione del numero delle assistenti sociali. In costa su 20 lavoratrici che dovrebbero essere in servizio (e sono poche), ne mancano da tempo 6, di cui 2 per mancato turn-over, 2 per gravidanza e altre due per lunga malattia". "Pur conoscendo il blocco e i vincoli di spesa alle assunzioni del personale del servizio sanitario nazionale imposti dal governo – conclude –, vanno trovate risposte e soluzioni da parte dell’azienda e della politica".