REDAZIONE MASSA CARRARA

Il parco a Settimia Spizzichino Votato dal consiglio all’unanimità

Maria Mattei ha raccontato la storia dell’unica romana tornata viva dal rastrellamento del ghetto

Il Parco della Memoria a Campocecina intitolato a Settimia Spizzichino. Deportata ad Auschwitz, la donna è stata l’unica sopravvissuta al rastrellamento del ghetto di Roma. La mozione è stata votata all’unanimità dal consiglio comunale solenne riunito on line. Introduce il presidente Michele Palma: "La Giornata della Memoria è una ricorrenza necessaria, viviamo in un momento in cui ci sono pericolosi negazionismi, è perciò ancora più importante tenere vivo il ricordo della Shoah. Al Parco della Memoria era già presente un cippo dal 2008 intitolato alla donna, adesso l’intero parco sarà a suo nome. La proposta è in linea con i valori della città".

"La Giornata della Memoria – ha aggiunto il sindaco Francesco De Pasquale – va tenuta viva. Per questo abbiamo aderito alla raccolta firme insieme a Stazzema contro la vendita di oggetti che richiamano al nazi-fascismo. I più giovani devono imparare il rispetto verso il prossimo e non essere circondati da oggetti che ricordano offese e orrore. Dobbiamo essere una catena di solidarietà che ci abbraccia, non che ci stringe". E’ poi intervenuta Maria Mattei che ha parlato di Settimia Spizzichino: "Settimia fu catturata a Roma il 16 ottobre 1943 insieme alla madre, due sorelle e una nipotina, il 23 ottobre raggiunse Auschwitz inserita tra gli abili al lavoro; nessuno della sua famiglia si salverà. E’ stata inoltre usata come cavia dal dottor Mengele per esperimenti su tifo e scabbia. Finita la guerra ha voluto raccontare le sua esperienze fino alla morte. Quello che è successo a Roma è avvenuto anche in altre città italiane come Firenze, Torino e Venezia. E’ importante ricordare che non furono solo i tedeschi, ma anche gli italiani a contribuire alla Shoah; pensiamo alle leggi razziali del 1938 e alla costruzione di campi sul nostro territorio come Fossoli e San Sabba. La storia deve chiarire ancora le delazioni degli italiani verso gli ebrei".

Daniele Rosi