REDAZIONE MASSA CARRARA

"Il mio esame sospeso" Domande incomplete o del tutto illogiche

Parla uno dei candidati che ha affrontato lo scritto al concorso per netturbini. Selezione ferma dopo la doppia pubblicazione degli ammessi agli orali. "Cosa delimita la carreggiata? La risposta non era presente nel testo".

"Il mio esame sospeso" Domande incomplete o del tutto illogiche

Il sogno di un posto fisso, all’interno del pubblico se pur con una società partecipata, per non dover più sottostare a ricatti e angherie. Per non dover più vivere nell’incertezza di un mercato libero in cui il lavoratore è il vaso di coccio fra il ferro del padrone e quello della crisi che non permette mai di guardare troppo lontano, di pensare a un futuro sereno per sé e la famiglia. Il concorso bandito da Nausicaa nei mesi scorsi era stato come il richiamo di una sirena per tanti navigatori delle strade apuane.

Autotrasportatori, camionisti, gente che il mestiere lo conosce e di patente ne ha più di una, che l’asfalto lo macina tutti i giorni. C’erano tanti di loro fra gli oltre 250 aspiranti agli 8 posti della partecipata del Comune di Carrara. Un bando che ora sembra essersi chiuso con un ‘pasticciaccio’ legato a un errore nella definizione della graduatoria ma che forse aveva avuto tanti problemi sin dalla prova preselettiva. Fra loro c’era anche Marco, un nome di fantasia perché chi ha partecipato a quel concorso ci tiene e sogna ancora di entrare in azienda. Aveva passato il test preselettivo ed era stato convocato entro il mese di agosto al colloquio psicoattitudinale. Durante la prova preselettiva aveva visto che qualcosa non andava perché alcune delle domande non avevano una risposta giusta o plausibile, su altre c’erano proprio errori di impostazione. "Una delle domande – racconta – chiedeva di definire che cosa significa la striscia continua bianca al bordo della strada. La risposta ovvia è che delimiti la carreggiata. Peccato che non ci fosse fra le quattro opzioni a disposizione. Qualcuno lo ha fatto presente alla commissione ma è stato detto di rispondere ‘a logica’. Peccato che la logica sia del tutto sbagliata perché altrimenti non dovrei neppure rispondere. Un’altra inoltre ci chiedeva di rispondere che cosa significava la freccia bianca all’interno del segnale di obbligo di direzione: peccato che mancasse la figura a supporto e le risposte prevedessero proprio opzioni sulla svolta a destra o direzione dritta. Anche stavolta qualcuno ha sollevato il problema alla commissione e alla fine hanno detto di ‘immaginare la freccia dritta’. Infine l’ultima era sull’analisi logica con una serie di numeri da ricostruire: alcuni colleghi sono stati richiamati a casa proprio per questa e avrebbero detto che ci sarebbe stato un errore di stampa… E dopo essere stati ammessi sono stati chiusi".

Una serie di criticità nella prova che alla luce di quanto accaduto dopo fa scattare il campanello di allarme in chi ha partecipato: "La cosa sembra poco seria. Già prima giravano voci sulle possibili assunzioni e adesso con tutti questi vizi che emergono… A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Anche il sistema di consegna del foglio delle risposte, che ci hanno chiesto tassativamente di non firmare, non mi sembra corretto".