
Gli attori Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda in una scena dello spettacolo “Un autunno d’agosto“
Un consiglio comunale straordinario a Massa, convocato per lunedì alle 17, per celebrare “Il giorno della memoria” con l’Inno di Mameli e la poesia “Fuga di morte” di Paul Celan letta da Massimo Dalle Luche. E, il giorno dopo, alle 21 al Teatro dei Servi, Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda nello spettacolo “Un autunno d’agosto”, riduzione teatrale di Elena Miranda dell’omonimo libro di Agnese Pini, direttrice di Qn-La Nazione, edito da Chiarelettere. Lunedì il consiglio si aprirà con i saluti del presidente Agostino Incoronato e del sindaco Francesco Persiani, poi gli interventi della presidente della Commissione Cultura del Comune, Valeri Della Pina, di Giancarlo Rivieri dell’Associazione Apuana Volontari della Libertà, di Ludovica Battelli dell’Anpi Patrioti Apuani e Adelindo Frulletti dell’Associazione Italia/Israele.
Le celebrazioni del Giorno della Memoria continueranno dunque martedì con lo spettacolo, al Teatro dei Servi alle 21, che apre la rassegna “Contemporaneamente a Massa”. La riduzione teatrale di Elena Miranda dell’omonimo libro di Agnese Pini, direttrice di Qn-La Nazione, è la narrazione dell’eccidio nazifascista che colpì la famiglia Pini ma anche "una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura". Lo spettacolo vede in scena anche la fisarmonicista Madoka Funatsu con le musiche composte da Luca Roccia Baldini e la regia di Luisa Cattaneo. La produzione è firmata da Officine della Cultura e Primera, con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura e con il sostegno di Kanterstrasse Teatro – Residenza Artistica.
"Ero tornata a San Terenzo, o forse ci andavo per la prima volta, perché la memoria aveva fuso i sogni e i ricordi", afferma l’autrice. “Un autunno d’agosto” narra la storia di uno degli eccidi nazifascisti. È l’estate del 1944. Il 19 agosto. A San Terenzo Monti, nel Comune di Fivizzano, si conteranno 159 vittime innocenti, in prevalenza donne e bambini, accompagnati nel momento dell’esecuzione dal suono di un organetto. E come in altri paesi della Linea Gotica (Forno, Vinca, Bergiola Foscalina...) la guerra mostrerà qui il suo lato più crudele. Attraverso le vicende dei vari protagonisti di quei giorni, attraverso la storia degli ultimi, “Un autunno d’agosto” prova a raccontare la storia in una delle sue pagine più tristi, ma più capaci di farci riflettere sull’umano; su ciò di cui è capace ancora oggi l’uomo quando si parla di guerre, i suoi istinti inconfessabili e feroci, ciò che ancora oggi drammaticamente possiamo essere. "Se ancora oggi ci domandiamo con sufficienza se il fascismo non abbia fatto anche cose buone, è perché la giustizia è stata negata. E con essa la verità di un intero Paese", scrive Agnese Pini.