
Il dibattito sul 25 aprile contestato "L’auspicio è che sia solo rinviato"
"Discuteremo in un consiglio d’istituto in merito alla possibilità di individuare, eventualmente, una nuova data per il debate dedicato al 25 aprile, visto che ce lo chiedono a gran voce sia gli studenti che i loro genitori. Al momento l’iniziativa di giovedì 27 è stata cancellata, come ha comunicato la dirigente scolastica Silvia Arrighi, resta comunque la grandissima solidarietà che abbiamo ricevuto da ogni parte. Una testimonianza della nostra massima buona fede: certe volte basterebbe soffermarsi qualche attimo in più a leggere titoli e date". Sono le parole della professoressa Manuela Schiasselloni, che interviene all’indomani del polverone social sollevato dal ’debate’ intitolato “Noi riteniamo che non sia più opportuno che il 25 aprile venga celebrato come una festività nazionale“ e rivolto agli studenti dei licei di Aulla e Villafranca dell’istituto da Vinci.
Tra gli altri, hanno espresso la loro solidarietà – anche in nome dei molti progetti didattici condivisi – i soci e le socie del circolo Arci Agogo di Aulla. Che si rivolgono alla preside Arrighi, ai docenti, agli studenti e alle studentesse dei licei: "Avendo chiaro che si trattava di un momento di “debate”, esercizio di confronto e riflessione a cui venivano chiamate le classi, in prima battuta stupiti dal titolo, siamo rammaricati che per porre fine alle polemiche si sia scelto di annullare il dibattito previsto. Era un’opportunità per i giovani e le giovani della scuola di misurarsi col proprio tempo, con le loro memorie, con le loro scelte, con un tema fondativo della nostra stessa idea di comunità, e da loro stessi scelto – hanno spiegato – Usciamo dalla retorica paternalistica del “i giovani se ne fregano”: dare loro l’opportunità di dibattere non lascia spazio al revisionismo: è semmai fare storia e la storia del 25 aprile è una sola. Il nostro circolo ha collaborato in più occasioni coi licei, a partire dalla campagna “No Rogo” di promozione della lettura, contro ogni forma di censura, che si tiene in occasione dell’anniversario del criminale rogo nazista di libri a Berlino, avvenuto il 10 maggio 1933. C’è un gran bisogno di istituti che diano l’esempio in tema di tolleranza ed educazione civica: i licei della Lunigiana sono fra questi". E a sgombrare il campo è intervenuto via web anche il sindaco di Aulla, Roberto Valettini: "I nostri studenti hanno avuto premi e riconoscimenti per le loro capacità in questo esercizio; la comunicazione del liceo va compresa nello spirito, negli intendimenti e nelle finalità che sono assolutamente di valorizzazione del significato del 25 aprile e dell’importanza fondamentale della Resistenza per la costituzione della Repubblica".
L’iniziativa ha incassato il sostegno delle sezioni Anpi di Tresana e Villafranca Bagnone, così come della presidente Anpi di Carrara Almarella Binelli e Cristiano Corsini, delegato alla memoria del Comune di Carrara. "Siamo dalla parte della preside – spiegano le due Anpi – degli insegnanti e soprattutto dei ragazzi. L’indipendenza della scuola è il cardine della nostra società. Forse il titolo ingannevole per i non addetti ai lavori, ha suscitato polemiche e strumentalizzazioni, mettendo in difficoltà il mondo della scuola, che noi difendiamo e sosteniamo. Tantomeno mettiamo in dubbio i valori antifascisti degli insegnanti e del dirigente, che ha comunque annullato il debate. Abbiamo proposto all’istituto di produrre un elaborato redatto dai ragazzi sul valore della Resistenza e del Partigianato che ha portato alla Repubblica". Solidale con la scuola Almarella Binelli, "Purtoppo parlare di 25 aprile si è prestato a un’interpretazione non corretta – dice – ed è stato frainteso il titolo del debate. Mi auguro che sia stato solo sospeso". Il delegato alla Memoria del Comune di Carrara parla di ’date sensibili’: "Si è arrivati alla polemica senza analizzare il contenuto – dice – il 25 aprile come altre date, come per esempio il 2 giugno, spesso vengono attaccate per motivi pretestuosi. Il tema a ridosso del 25 aprile forse è stato comunicato male, ma non riguarda un contenuto ideologico".
Irene Carlotta Cicora
Alessandra Poggi