
Il dialetto di Carrara raccontato in radio. Ieri mattina Isoradio ha fatto tappa a Sorgnano per la trasmissione "Le Casellanti" che si occupa dei vari dialetti e particolarità linguistiche della nostra penisola. A Pasquetta nella frazione a monte il racconto, grazie ad Alma Cordiviola, esperta del nostro territorio e delle particolarità del dialetto. "Alcune persone di Sorgnano che seguono la trasmissione hanno contattato la redazione della radio e mi hanno fatto chiamare – racconta Cordiviola – io ho accettato senza esitazioni, è stato un piacere raccontare la mia terra. La giornalista del programma radiofonico è Nicoletta Simeone e ha trovato molto interessante il nostro modo di parlare, completamente diverso dal resto dei dialetti che troviamo in Toscana". L’esperta ha raccontato in trasmissione alcuni aneddoti riguardanti Carrara e la sua parlata: "Il nostro dialetto si basa sulla cultura del marmo ed è un elemento che ha influito nella costruzione della lingua; importante anche la vicinanza che abbiamo con il confine ligure. Il carrarino deriva dalle cave, ha un linguaggio duro e di difficile comprensione per chi non è della zona. Abbiamo alcune particolarità come la d con pronuncia dura oppure la doppia elle che da noi si pronuncia d che sono un lascito dell’antico mondo mediterraneo". Nel racconto di Alma Cordiviola trova spazio anche la spiegazione sul campanilismo con Massa: "Anche fuori regione sanno di questa rivalità, forse oggi più debole rispetto al passato, ma pur sempre presente. La giornalista di Isoradio ha voluto sapere del rapporto che abbiamo con i vicini di Massa. Ho spiegato che uno dei punti di rivalità è dato dalla lettera e che divide le città quando si nomina la provincia. Altre volte Carrara viene del tutto ignorata quando in tv si parla della provincia. Carrara ha un grande passato che nasce dai romani – spiega - un passato di città industriale di lavorazione del marmo mentre Massa era una realtà contadina. Questa discrepanza era evidente anche nel modo in con cui erano fatte le abitazioni; più complesse le nostre e più semplici a Massa". Nella trasmissione si parla anche di piccole curiosità sul dialetto: "Mi hanno chiesto alcuni proverbi e modi di dire locali, uno dei miei preferiti è ‘fat a mod’r’ ovvero fate attenzione, un saluto rivolto ai cavatori che andavano al lavoro. Mi hanno chiesto anche di alcune canzoni che ho canticchiato con simpatia. La giornalista era entusiasta – conclude Cordiviola – e ha detto che in futuro potrebbe ricontattarmi per parlare un po’ più nel dettaglio di storia locale".
Daniele Rosi
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