"Il Comune non può riscuotere le quote dagli ospiti delle strutture d’emergenza"

Nel mirino le condizioni degli alloggi dove le famiglie sono costrette a vivere

Il Comune batte cassa agli ospiti delle strutture di emergenza abitativa: come da regolamento, infatti, dovrebbero versare nelle casse di palazzo civico il 10% di quanto guadagnato durante l’anno come quota di compartecipazione. Una decisione che il consigliere Antonio Cofrancesco, del gruppo misto di maggioranza, contesta aspramente invitando "il dirigente che ha firmato l’atto ad accertarsi sulle condizioni igienico sanitarie cui versano le strutture e come sono costrette a vivere queste persone". "Forse se si leggesse tutto il mansionario – dice – e non solo quello dove è indicata la compartecipazione allora la situazione cambierebbe, perché proprio in quel mansionario sono indicati i servizi che devono essere dati agli utenti che sono costretti a vivere in una situazione già di per sé caotica con famiglie alle spalle, figli e altri problemi". Cofrancesco ha anche chiesto di discutere la vicenda in commissione sociale, inviando una richiesta formale alla presidente ed ai commissari, convocando in audizione dirigente e assessore. "Nessuna risposta in merito, neppure un cenno di ricezione della mail – dice il consigliere -. Sono veramente esterrefatto. Mi batterò in tutte le sedi". Il consigliere presenterà una mozione in consiglio per impegnare sindaco e giunta ad abolire la percentuale di compartecipazione sui servizi per i cittadini costretti all’emergenza.