
Il clima ’pazzo’ attacca l’agricoltura "Temperature in costante crescita"
La temperatura media continua a crescere dal 2014. Anche le medie delle minime e massime in estate schizzano in alto. Per le precipitazioni il trend è altanelante. E’ quanto emerso dal primo incontro della rassegna “Dialoghi intorno al cibo” promossa dalla Condotta Slow Food “Terre Medicee e Apuane, intitolato ’Vino e cambiamenti climatici, esperienze a confronto’, che si è svolto al ristorante “Antico Uliveto” di Pozzi di Seravezza. A fare il punto scientifico sui cambiamenti climatici è stato Giovanni Cucurnia, ricercatore dell’università di Macerata e membro dello staff del sito “Meteo Apuane”, fondato da Paolo Lunini nel 2007. Il resoconto non è molto rassicurante: "Dai dati rilevati – ha raccontato – dalla stazione meteorologica di Massa centro del sito, emerge che dal 2007 al 2022 la temperatura media annua è stata di +16,1 gradi, quella minima media annua di 12,8 e quella massima media annua di 19,6, mentre le precipitazioni medie annue ammontano a 1.228 millimetri. La sequenza dei dati evidenza che le anomalie delle temperature medie annue sono state pressoché costanti dal 2014 in poi, con un picco di oltre un grado nel 2022. La tendenza è confermata anche sul fronte delle temperature minime e massime: dal 2014 l’aumento di entrambe le medie è stato continuo salvo nel 2021, mentre il picco è stato registrato nel 2022, con le minime che hanno sfiorato un grado di crescita e con le massime che hanno raggiunto 1,2°gradi in media di aumento. Il 2022 ha fatto registrare il record anche per quanto riguarda le temperature medie più alte riferite al singolo mese: in maggio, giugno, luglio, ottobre e dicembre sono state riscontrate le temperature medie più elevate dal 2007 in poi. I dati sulle precipitazioni medie annue hanno per ora un andamento altalenante. Dal 2007 al 2022 per 9 volte è piovuto più della media con picchi di circa +600 millimetri nel 2010 e nel 2014; sei invece gli anni più siccitosi con picchi di circa -400 millimetri nel 2007 e nel 2015, mentre nel 2022 il calo delle precipitazioni è stato quasi di -300 millimetri. Le conseguenze per l’area mediterranea in generale di questa tendenza del clima sono l’aumento delle temperature, l’incremento del potenziale energetico, ma anche l’incremento degli eventi estremi (ondate calore, siccità) da cui derivano carenze di risorse idriche, il rischio desertificazione. Per l’Italia: complicazioni nelle pratica delle colture tradizionali; impatto socio-economico e paesaggistico (abbandono terre); lo spostamento di colture da Sud a Nord e in territori più elevati; l’arrivo di nuovi organismi e quindi il rischio di nuove patologie; variazioni nei tempi dell’agricoltura (semina, interventi, raccolta, resa)".
Cucurnia ha poi parlato del clima a livello globale: "nel 2021 la temperatura media globale ha registrato un’anomalia di +1,1° gradi rispetto alla media 1850-1900; nel 2020 l’anomalia globale sulla media 1961-1990 si attestava a + 1,44 gradi. Gli ultimi 7 anni (dal 2015 al 2021) risultano gli anni più caldi da inizio rilevamento. Il 2021 è stato il 45esimo anno consecutivo in cui le temperature medie globali presentano anomalie positive rispetto alla media del XX secolo. Un indicatore molto importante per la situazione climatica sono i ghiacciai, in particolare il loro arretramento rapido. In Italia nel 2022 le temperature si sono innalzate del +1,22° gradi rispetto alla media del periodo ’61-’90), ed è stato l’anno più caldo. Si prevede una variazione delle temperature di +0,37° gradi ogni 10 anni, che sale al +0,55° gradi per l’estate. Ciò si traduce nell’aumento delle notti di carattere tropicale (notti più calde) e in una riduzione delle giornate più fredde.