REDAZIONE MASSA CARRARA

Il cinema Splendor devastato dal maltempo "Non ci arrendiamo: riapriremo il 25 agosto"

I pezzi sul tetto del multisala sono finite in strada. Ingente la conta dei danni: rischio allagamento delle sale. Sopralluogo del patron Scarpellini

di Francesco Scolaro

Lamiere accartocciate come fogli di carta e gettate via, spinte lontano anche decine di metri. In parte le hanno fermato solo gli alti pini che corrono lungo la strada. Solo per miracolo ieri mattina alle 10,30 su via Dorsale non è successo il peggio. Perché sarebbe bastato un secondo, una porta scorrevole di troppo, e quelle lamiere sarebbero potute finire su una delle migliaia di macchine che ogni giorno sfrecciano sulla lingua di asfalto che attraverso la zona industriale collega Massa a Carrara. Ma da dove provenivano quelle lamiere bianche con isolante spazzate via come fogli di carta dalle raffiche di vento? Erano del tetto del Multisala Splendor 7 di Massa. Oggi il cinema è chiuso per ferie, doveva riaprire il 25 agosto. Una data che il patron Vasco Scarpellini ha intenzione di rispettare anche se il maltempo gli ha provocato un danno da centinaia di migliaia di euro e anche qualche grattacapo in più.

Le lamiere sono finite non solo su via Dorsale ma si sono appoggiate pure su un piccolo immobile che ospitava un punto ristoro per gli operai della zona fino a sbattere e accartocciarsi sul pino dall’altra parte della strada, dove si trova un’impresa del lapideo. Sin dalle prime ore del disastro ci sono due agenti della polizia municipale a gestire il traffico che deve scorrere a senso alternato a causa delle lamiere che in parte invadono la carreggiata e che rimarranno lì ancora diverse ore perché non è un intervento così banale. Nel primo pomeriggio Scarpellini arriva al cinema insieme al cugino Vittorio Scarpellini, alcuni dipendenti del Multisala e dei tecnici per valutare i danni subiti e capire come e se riaprire il 25 agosto. Perché il rischio grosso è che senza quella copertura l’acqua possa infiltrarsi dentro la struttura e danneggiare gli impianti tecnici, allagare e rovinare le sale di riproduzione. Una brutta botta per il cinema che solo da alcuni mesi era tornato alla normalità, dopo la fine dello stato d’emergenza dovuto alla pandemia Covid-19.

C’era da fare i conti con il rincaro dell’energia, delle bollette. Ma certo nessuno si aspettava di ritrovarsi con il tetto divelto dal vento e un disastro del genere. Per fortuna la struttura in cemento sotto le lamiere ha retto meglio del previsto. Le due sale più grandi, la 6 e la 7, hanno delle infiltrazioni con pozze di acqua sparse ma non enormi. Danni che, assicurano i tecnici, si potranno contenere in attesa di far partire i lavori per la nuova copertura il prima possibile, subito dopo la pulizia dell’area. Ma il cinema, assicura Scarpellini con il sorriso e la serenità di chi sa come affrontare le difficoltà, riaprirà il 25 agosto. Magari lasciando chiuse per ora le sale 6 e 7.