Il Castello del Piagnaro si trasforma in un presepe

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Il presepe vivente di San Francesco in scena al Castello del Piagnaro il giorno di Santo Stefano ha richiamato tanti visitatori. La manifestazione è stata organizzata da Pro Loco e amministrazione comunale con la collaborazione della parrocchia di San Colombano, Acr Pontremoli, Centro Teatro, Compagnia del Piagnaro e Pro Loco Mani e menti. Il presepe si ispira all’idea francescana prodotta a Greccio nel 1223 e porta sul palcoscenico storico del castello storie e volti di una Pontremoli medievale. Il santo su concessione di Papa Onorio III fece celebrare la messa di mezzanotte invece che all’interno di una chiesa in una grotta sistemando in una mangiatoria Gesù bambino con Giuseppe e Maria, riscaldati da un bue e da un asino. Quello francescano era ispirato dai temi della predicazione del santo. Chi è salito al castello ha avuto l’opportunità di scoprire la magia del presepe vivente in questa versione.

Il borgo antico si è popolato di figuranti in abiti d’epoca che interagiscono con i visitatori e raccontano loro storie. Al termine di un percorso a tappe nel mastio si incontrano Giuseppe e Maria in adorazione del Bambinello. Volutamente scarna la natività francescana è anche un omaggio al poverello d’Assisi ricordando che proprio 800 anni fa passò per Pontremoli. La rappresentazione è un vero e proprio lavoro teatrale con prove e regia a guidare un plotone di figuranti e veri attori. Insieme all’aspetto religioso c’è il folclore della vita medievale con le prove di tiro con l’arco per i bambini e i moniti dei personaggi che parlano. Lungo la salita al castello del Piagnaro sono aperti i laboratori: bambini e adulti possono preparare gadget con l’aiuto dei creativi di “Mani e menti“: lavorazione e tintura della lana, creazione di vetrate a piombo e mosaici, fabbricazione dei coltelli, rilegatura libri, ideazione di giochi d’altri tempi con materiali di recupero. I visitatori possono anche ammirare il museo delle statue stele, personaggi di un altro presepe che mostra l’essenza dell’avventura delle pietre antropomorfe prodotte dalla civiltà del territorio dal III millennio al VI secolo avanti Cristo. Ma anche ascoltare e vedere attraverso supporti multimediali davvero incisivi, informazioni che spiegano il fenomeno e il suo sviluppo storico e geografico. "L’affluenza dimostra come le bellezze storiche e artistiche della città rappresentano un patrimonio da valorizzare sempre di più" commenta la vicesindaca Clara Cavellini. Il presepe vivente di San Francesco sarà replicato domenica e lunedì dalle 15.30 alle 19.30.

N.B.