REDAZIONE MASSA CARRARA

Il Cai rassicura: la scalinata Littorio tornerà al suo antico splendore

Nei giorni scorsi sui social era montata una polemica per lo stato di incuria della scalinata Littorio, quella che collega...

La storica scalinata al centro di una polemica social

La storica scalinata al centro di una polemica social

Nei giorni scorsi sui social era montata una polemica per lo stato di incuria della scalinata Littorio, quella che collega Carrara con Codena. Una polemica ciclica che ritorna ogni qualvolta la scalinata viene invasa da rovi ed erbacce. Ma niente paura già prima del polemicone social le squadre del Cai avevano iniziato a liberare la scalinata da rovi ed erba alta, l’intervento di pulizia dovrebbe concludersi in questi giorni. In molti fanno notare che la gradinata fa parte del ‘Cammino di Aronte’, un percorso di trekking che attirare numerosi turisti e appassionati di camminate in mezzo alla natura. Un percorso che dovrebbe essere tenuto in maggiore considerazione, insomma.

Parliamo di quella struttura muratura realizzata nel 1929 per collegare la città con le case popolari di Codena e che si inerpica con curiose architetture lungo le colline che sovrastano la città, offrendo ampi spazi panoramici. La gradinata Littorio è composta da 542 scalini che coprono un dislivello di 150 metri. La partenza è da via Erevan.

Sulla destra si trova la segnalazione del Cai che indica un sentiero in mezzo a un piccolo agglomerato di case, passate le quali si trova l’imbocco della scalinata del Littorio. Salendo tutti gli scalini si sbuca alle case popolari di Canaletto, vicino a Codena. Di grande interesse nel percorso che parte dalla scalinata del Littorio sono la varietà di fiori che si incontrano durante il passaggio. Nel 2020 venne inaugurata una fontanella a metà del percorso, l’opera era stata realizzata dall’artista Beatrice Taponecco e la sezione di Carrara del Club Alpino Italiano aveva deciso di donarla al Comune.

La passeggiata in passato fu restituita agli amanti del verde e dell’aria aperta da una radicale opera di maquillage effettuata dal Cai, ma poi la manutenzione saltuaria fa sì che ogni anno la vegetazione, in particolare con la primavera, prenda il sopravvento sull’opera architettonica.