MAURIZIO MUNDA
Cronaca

Il ballo salute per la mente I campioni fra gli over 70

Si sono svolti a Carrarafiere i campionati regionali di danza sportiva "Da quando ho iniziato questa attività non ho più bisogno del medico"

di Maurizio Munda

Si inizia quasi per gioco o per impegnarsi in qualche cosa, ma poi diventa una passione di cui non si può più fare a meno. Due due o tre allenamenti la settimana, poi arrivano le gare, in tait lui e in abito lungo lei. Il campionato regionale di danza sportiva ospitato di recente a Carrarafiere, ha acceso i riflettori su una realtà diffusa ma poco conosciuta e che in città vanta molti seguaci e qualche campione.

Un movimento che in Toscana conta oltre 8200 tesserati (di cui 2500 agonisti) con 159 società, mentre in provincia i tesserati sono un migliaio (400 gli agonisti) con 16 società e un livello molto alto e competitivo. L’età dei ballerini parte dai sei anni e arriva agli 80 e oltre. "Da giovani ballavamo nei locali del litorale, ma in occasione delle nozze d’oro abbiamo rispolverato la passione che era rimasta in noi, abbiamo iniziato a frequentare le lezioni e poi sono arrivate le gare e i titoli – dicono Brunella e Adriano Franchini, coniugi entrambi classe 1949 –. Il ballo tiene giovani e infatti noi dimostriamo 20 anni di meno". La passione si infiamma 15 anni fa, iniziano con la categoria preagonismo (ora categoria D), ma presto passano alle classi agonistiche: C, B2, B1, A, prima nelle specialità ballo da sala (valzer lento, tango, slow fox) e liscio (valzer, polka, mazurka), quindi nella danza standard (tango, valzer viennese, valzer inglese, slow fox, quick step). Con le gare, più in Italia che all’estero, arrivano piazzamenti e anche i titoli nello standard e nel liscio, nel 2007 arriva anche il titolo regionale nella specialità da sala, categoria B1. "Siamo una coppia affiatata e una volta cresciuti i figli siamo tornati alla passione giovanile" racconta la coppia che si allena a Livorno con il maestro Massimiliano Grassi. Anche la coppia Gabriella e Marco Iardella (classe 1955 lui, 1959 lei) si allena fuori Carrara e tre volte la settimana va a Santo Stefano Magra dove c’è il vice campione mondiale Ignazio Grignani e una volta la settimana arriva anche Francesco Galuppo, uno che partecipa solo a gare internazionali. "Abbiamo iniziato per evitare di andare alle sagre e ritrovarsi solo a bere – racconta Marco – guardavo gli altri ballare e mi sono buttato: prima le lezioni, poi le gare nella specialità ballo standard e da 12 anni non ci siamo più fermati e da quando ballo non ho più bisogno del medico. Il ballo fa bene perché coinvolge la mente, i muscoli, la coppia, è psicoterapia perché non c’è tempo per litigare. Il ballo è gentilezza, armonia, melodia, scenografia; per ballare occorre essere di animo buono". Così la coppia è salita dalla categoria C alla AS che è il top, ha vinto due campionati italiani, conquista piazzamenti in gare internazionali dove i primi sono i professionisti. "Il ballo ci ha coinvolto e io ci ho applicato la matematica perché i tempi sono musica". Poi Iardella lancia un dardo: "a Carrara mancano gli spazi adeguati ma anche maestri di un certo livello".