DANIELE ROSI
Cronaca

I sorrisi della speranza. Nuovo sbarco di migranti. Solo uno su quindici resterà in provincia

La macchina dell’accoglienza si è rimessa in moto al porto di Carrara. Sono in buona salute e provengono da Pakistan, Egitto, Eritrea e Costa d’Avorio. Polemiche per il viaggio di 1200 km: "Potevano scendere tutti a Trapani".

L’arrivo dei migranti della Ocean Wiking al porto di Carrara e i controlli alla Imm. A sinistra, le autorità con in testa il Prefetto (foto di Letizia Delia)

L’arrivo dei migranti della Ocean Wiking al porto di Carrara e i controlli alla Imm. A sinistra, le autorità con in testa il Prefetto (foto di Letizia Delia)

Un sorriso che rappresenta la fine di un’odissea. Più di tante parole, è stata l’espressione della prima delle 15 persone scese dalla Ocean Viking a raccontare bene quello che i migranti devono aver pensato appena raggiunta terra. Questa volta la prima a scendere dalla nave è stata una donna, l’unica tra le 15 persone a bordo della nave della Sos Mediterranée arrivata in porto ieri in porto alle 10. A differenza dei precedenti sbarchi, in cui erano sempre i bambini ad avere la priorità e le attenzioni del personale sanitario, ieri in banchina, vista l’assenza di minori non accompagnati a bordo, la precedenza è stata data alla donna.

Era attesa da alcuni giorni e alla fine è arrivata a destinazione la Ocean Viking con a bordo 15 migranti soccorsi alcuni giorni fa nelle acque del Mediterraneo meridionale. Complessivamente a bordo erano in realtà 25 le persone soccorse, ma una decina di loro, minori non accompagnati, sono stati fatti scendere pochi giorni fa a Trapani su richiesta del Tribunale per i minorenni di Palermo. Si è trattato del primo sbarco avvenuto a Marina nel 2025 e il quindicesimo in totale, partendo dal primo avvenuto nel gennaio 2023 e il penultimo del luglio 2024. Un lasso di tempo in cui a Marina sono state accolte 1809 persone, a cui adesso aggiungere le 15 arrivate con la Ocean Viking che portano il totale a 1824 e che confermano il porto apuano tra i più attivi in termini di accoglienza in Italia. Numeri alla mano, quello di ieri è stato lo sbarco con meno persone tra i quindici complessivi avvenuti a Marina, con le procedure in banchina che, a differenza di altre volte, hanno richiesto meno tempo per essere concluse rispetto al passato.

Ad essere invece in comune con gli altri sbarchi sono state le polemiche che hanno accompagnato l’avvicinamento della nave al porto di Marina, dovute alla rabbia della ong per un’assegnazione del porto ritenuta troppo distante rispetto al punto dove le persone erano state soccorse. Un viaggio di oltre 1200 chilometri che ha fatto storcere il naso allo staff della Sos Mediterranée.

Come al solito lungo la banchina Fiorillo era presente la solita numerosa ‘squadra’ dell’accoglienza, messa in piedi grazie al coordinamento della prefettura e distribuita tra i vari volontari, Croce Rossa, Asl, forze dell’ordine, Capitaneria di porto e Autorità portuale. Presenti in banchina anche la sindaca Serena Arrighi e la vice sindaca Roberta Crudeli, oltre al prefetto Guido Aprea e al questore Santi Allegra. "Questo è lo sbarco meno sensato di tutti – ha sottolineato la sindaca – in cui si è messa in moto una macchina costosa quando alcune persone erano già scese a Trapani. Secondo me, sarebbe stato corretto far scendere tutte le persone a Trapani evitando loro ulteriori ore di navigazione".

Seguendo un iter ormai collaudato, i migranti hanno ricevuto i primi controlli a bordo, per poi essere accompagnati con i pullman a Imm-CarraraFiere per le procedure di identificazione e controlli medici. Dopo essere stati rifocillati, sono poi stati accompagnati verso le strutture di accoglienza. Buone le condizioni di salute dei 15 migranti, tra cui alcuni minori accompagnati. "Resteranno tutti in Toscana – ha spiegato il Prefetto – e una persona rimarrà sul nostro territorio. Provengono da Pakistan, Egitto, Eritrea e Costa d’Avorio. Il raggio delle provenienze si sta col tempo allargando".