"I soldi della tassa marmi per la sicurezza dei paesi"

Il Pd rilancia la proposta al Comune: "Disponibili 1,5 milioni di euro all’anno"

I soldi del marmo per la sicurezza dei paesi a monte. E’ la proposta del Pd lanciata dai consiglieri e dalla segreteria comunale del partito. "Ogni anno – affermano i Dem – entrano nelle casse del Comune di Massa 1,5 milioni, Persiani li investa in un piano strategico pluriennale per la vita nelle nostre montagne". Del resto dai paesi, soprattutto quelli della Valle del Frigido, arriva un autentico grido d’allarme con richiesta di aiuto. "La tassa marmi, almeno la maggior parte, deve essere destinata a sostegno degli interventi nei paesi della montagna sia per il peso esercitato dall’attività estrattiva in quei contesti territoriali sia per gli ’effetti collaterali’ di tale attività", spiegano la segretaria comunale del Pd di Massa, Claudia Giuliani, e il capogruppo consiliare Enzo Romolo Ricci, decisi nel sottoporre all’attenzione del consiglio una mozione in merito al grave stato di insicurezza e abbandono che sta mettendo in ginocchio l’intera vallata.

"Da tempo sosteniamo questo – dice Giuliani – come dimostrato da diversi passaggi amministrativi in cui sono stati presentati emendamenti e proposte in sede di approvazione del Regolamento degli agri marmiferi". Interpellanze e interrogazioni e, in ultimo, una mozione approvata in consiglio nel maggio 2022 per un "tavolo di lavoro partecipato da Comune di Massa, Consorzio di bonifica, Provincia, Regione e rappresentanti della comunità locale per realizzare uno studio inter-professionale, un approfondimento geologico e ingegneristico dell’area montana, al fine di valutare reali e potenziali concause o interferenze". E ancora "definire un piano di interventi strutturati e concertati e per individuare i necessari percorsi di finanziamento a sostegno degli interventi da realizzare". Va anche ricordato che, con delibera del consiglio del dicembre scorso, è stato approvato il piano triennale delle opere pubbliche dove non sono state stanziate risorse per finanziare e per fronteggiare interventi di messa in sicurezza delle strade comunali a servizio delle frazioni montane. "Conosciamo – sostiene il Pd – le conseguenze che si registrano ad ogni evento meteorologico, con movimenti franosi, caduta di alberi sulla carreggiata, acqua che non defluisce nelle apposite caditoie per mancanza di manutenzione ordinaria, provocando la non percorribilità e la conseguente chiusura delle strade. Una situazione che alimenta lo stato di insicurezza e una costante paura nei residenti". Nella mozione si invita "l’amministrazione a predisporre un primo piano di emergenza per il taglio degli alberi ad alto fusto che costeggiano le strade e a una verifica tecnica nelle aree oggetto di smottamenti che potrebbero interessare in modo più importante le strade con la conseguente chiusura".

Come trovare le risorse? Per il Pd devono essere quelle della tassa marmi. "Nel territorio montano – sottolineano Ricci e Giuliani – si svolgono attività di escavazione del marmo e per tale attività il Comune introita tra gli oneri di concessione e la tassa marmi circa 1,5 milioni di euro. Una parte di tali risorse siano utilizzate in tal senso. E che ogni anno l’amministrazione predisponga piani di intervento per la manutenzione ordinaria e straordinaria a tutela della sicurezza delle strade di montagna".