ROBERTO OLIGERI
Cronaca

I nostri antenati? Sono i coloni romani di Luni

Nuove rilevazioni dalle ricerche sul Dna per definire le radici storiche degli alberi genealogici. Grassi: "La chiave è nel cromosoma Y"

di Roberto Oligeri

Una ricerca sull’“albero cromosoma y” rivela come due contemporanei del nostro territoriodiscendano dai coloni romani che fondarono l’antica città di Luni. Che cosa vuol dire? Lo spiega Marco Grassi, appassionato studioso e ricercatore della radici da cui ha avuto origine l’umanità e dell’interdisciplinarietà tra genetica e archeologia.

"Il sito web YFul – riferisce Grassi – è diretto da scienziati russi che da diversi anni sono impegnati nella costruzione dell’albero genealogico del cromosoma y, ereditato esclusivamente per via paterna, e dell’albero genealogico del Dna mitocontriale, ereditato unicamente per via materna. La partenza è, rispettivamente, dal primo uomo e dalla prima donna da cui tutti discendiamo e che sono alla base dei loro “alberi”".

Già alcuni anni fa ci eravamo occupati delle ricerche in questo particolarissimo campo, seguite dal ricercatore locale. E già allora le indagini scientifiche effettuate avevano portato a una scoperta non da poco. Si rivelò infatti che un religioso originario di Ortonovo, nella Val di Magra, discendeva nientemeno che dal condottiero e imperatore Napoleone Bonaparte. Oggi, gli studi condotti su un’epoca ben più antecedente rivelano ulteriori scoperte.

"Di recente è stato pubblicato uno studio genetico sul Dna antico italiano, dal periodo del mesolitico fino al medioevo e nell’occasione – precisa lo studioso Grassi – sono stati testati anche resti di epoca romana. I risultati, inseriti nell’albero del cromosoma y del sito YFull, in cui erano presenti due miei conoscenti, hanno fatto apparire, in maniera molto evidente, come queste due persone siano legate da un’antica parentela su linea paterna con un antico romano, indicato con la sigla R 36, la cui sepoltura è stata rinvenuta sul Celio, uno dei sette colli su cui fu fondata Roma, vissuto all’incirca nel 450 dopo Cristo e con un latino di Preneste, vissuto invece attorno al 500 avanti Cristo. Questi risultati ci inducono a poter affermare che queste due persone, i signori Franco Bernardini e B. Cecchinelli, discendano da uno dei duemila coloni romani che fondarono la città di Luni nel 177 avanti".

"Difatti - prosegue Grassi - YFull, colloca il loro Tmrca, cioè il tempo in cui è vissuto un loro antico padre comune, in 2200 anni fa. Epoca che, non a caso, coincide con il periodo in cui effettivamente venne fondata Luni. I test sul cromosoma y – spiega ancora il ricercatore Grassi – ci permettono di ricostruire la nostra storia. Probabilmente, molti di noi, senza saperlo, sono altrettanti discendenti di quei lontani fondatori di Luni. Nell’atica città, e in tutta la Lunigiana, sono infatti conservate decine di resti che aspettano di poterci raccontare la loro storia e il loro legame con noi. Il Dna , del resto, è un antico messaggio che attende solo il momento di essere svelato".