
Il Panathlon Club Pontremoli Lunigiana non si ferma nemmeno nel periodo della pandemia confermandosi accanto alle società del territorio nella promozione e valorizzazione della pratica giovanile a riprova che la voglia di aggregazione nello sport è ancora forte. "Insieme – è stato ricordato – dobbiamo riportare gli sportivi alle manifestazioni e alla socialità, tornare a sensibilizzare gli stessi agli ideali di lealtà etica e fair play, creando momenti di confronto e informazione. È bene ricordare a tutti che lo sport è una vera scuola di vita". Dopo il rinnovo delle cariche di febbraio scorso, che ha visto la riconferma in toto del direttivo uscente, il Panathlon Club Pontremoli Lunigiana ha organizzato, alla trattoria ’Da Norina’ a Pontremoli, una piacevole conviviale con la presenza dell’ex calciatore Giampaolo Montesano, nella quale si è parlato di calcio giovanile.
La serata, aperta dal presidente del club Aldo Angelini, con la commemorazione del socio Luciano Necchi-Ghiri, recentemente scomparso e premiato a febbraio quale socio con una anzianità panathletica di oltre 50 anni, è poi proseguita con la presentazione dell’ospite.
Giampaolo Montesano (’Montesamba’ per gli amici), nativo di Aulla, con una esperienza di ex giocatore (Palermo, Cagliari, Udinese come spalla di Zico) e collaboratore di Milan, Pro Patria, Como e con esperienza nel mondo arabo con la sua Montesano Promotion (Tunisia, Marocco, Arabia Saudita), ha richiamato il momento negativo della nostra Nazionale per la mancata qualificazione ai Mondiali per ben due volte, nonostante la vittoria all’Europeo. Partendo da questa considerazione ha proposto uno stimolo per il rilancio del calcio giovanile, che a suo dire deve ricominciare dall’insegnamento dei fondamentali. "Ma si va sempre alla ricerca della tattica esasperata a discapito della fantasia e della creatività dei giovani", ha detto. Il dibattito è proseguito poi su come rilanciare e costruire un progetto sui giovani che possa riportare il gioco del calcio ad alti livelli: per fare ciò servono nuove e moderne infrastrutture che la Figc del presidente Gravina ha individuato progettando circa 200 centri sportivi. Ma ci vuole tempo… e di tempo ce n’è poco. Montesano ha inoltre rimarcato che per effetto della globalizzazione il 70% delle squadre Primavera è composto da stranieri, perciò bisognerebbe ricominciare dai settori giovanili, con tecnici competenti e che abbiano la capacità di insegnare calcio con passione per far crescere i ragazzi a diventare uomini nel rispetto delle regole, come scuola di vita. D’altro canto i ragazzi di oggi non comprendono come il calcio sia sacrificio e sofferenza e perdono la coscienza della realtà offuscati dalle molteplici distrazioni senza contare poi l’assillo dei genitori che vedono in loro una possibile fonte di arricchimento.
Il dibattito è stato seguito con molto interesse. Erano presenti il giornalista sportivo, nostro collaboratore, Enrico Baldini e il sindaco Matteo Mastrini il quale, chiamato in causa dallo stesso Montesano, ha raccontato come in veste di sindaco di Tresana si è trovato a prendere decisioni perentorie in attesa di avere a disposizione infrastrutture necessarie all’attività scolastica. La conviviale si è conclusa con l’impegno di Montesano a supportare il Panathlon Pontremoli. All’ospite sono stati donati il gagliardetto del club, la Carta dei diritti del ragazzo e dei Doveri del genitore nello sport e infine alcuni libri finalisti del Premio Bancarella Sport.