MONICA LEONCINI
Cronaca

"Manteniamo in vita l’esempio del ’nostro’ eroe Baracchini"

"Imparate a volare alto". Un po’ come faceva l’asso dei cieli Flavio Torello Baracchini. Villafranca ieri mattina ha ricordato il...

La cerimonia solenne si è svolta ieri mattina al Museo etnografico

La cerimonia solenne si è svolta ieri mattina al Museo etnografico

"Imparate a volare alto". Un po’ come faceva l’asso dei cieli Flavio Torello Baracchini. Villafranca ieri mattina ha ricordato il suo eroe, grazie all’Associazione Arma Aeronautica, sezione provinciale e al Comune di Villafranca. Dopo l’alzabandiera e la deposizione di una corona al monumento, la commemorazione al Museo etnografico con i saluti del sindaco di Villafranca, Filippo Bellesi, di Loris Bernardi in rappresentanza della Provincia, del presidente della sezione provinciale Associazione Arma Aeronautica, tenente Giorgio Palamidessi e del comandante 46esima brigata aerea Luca Mazzini, anche lui villafranchese.

Un video dedicato all’Aeronautica militare italiana ne ha illustrato le caratteristiche, poi Mazzini è entrato nel vivo. "La 46 esima brigata aerea - ha detto - si occupa di missioni diverse: trasporto, recupero connazionali all’estero, portare soccorso umanitario nel mondo, o in situazioni di emergenza, ultimamente abbiamo seguito il recupero di bambini di Gaza. E poi l’aviolancio paracadutisti, servizio di ricerca e soccorso in mare, rifornimento in volo, trasporto sanitario in urgenza".

Una testimonianza commovente dal nipote di Baracchini, Alberico Varoli, che ha conservato molti cimeli e ricordato che sua madre l’ha cresciuto raccontandogli le gesta del fratello. Ermete Grillo, vestito come Baracchini, ha narrato le sue gesta. Punta a realizzare la perfetta riproduzione dell’Hanriot HD.1, pilotato da Baracchini. "Sono appassionato del periodo pionieristico del volo - ha detto - negli ultimi 15 anni ho studiato l’eroe villafranchese per farlo conoscere a tutti. Figlio di pasticceri, si è arruolato volontario nel 1914, fare il telegrafista non gli piaceva: cominciò la carriera aviatoria a dicembre 1914. Prima assegnato alla ricognizione, poi entrò nella scuola caccia: nei primi 15 giorni portò a termine 27 voli, 5 combattimenti, 2 atterraggi di fortuna. Ha fatto un percorso straordinario per diventare Asso, raggiungendo un record: 9 abbatimenti in 37 giorni. Ha ricevuto la medaglia d’oro al valor militare, purtroppo gli fu decurtato il numero delle vittorie e si congedò deluso. Ci resta il dovere di ricordare i giovani che hanno offerto alla Patria la gioventù, spesso senza ottenere abbastanza. Il mio sogno è mantenerlo in vita, in lui vedo tanti ideali".

Monica Leoncini