REDAZIONE MASSA CARRARA

I maestri del lavoro: "E’ un rinascimento"

Paolo Capobianco, Eugenio Dell’Amico e Antonio Augusto Froio riceveranno la prestigiosa onirificenza entro fine anno

Sono tre i nuovi maestri del lavoro che saranno insigniti della stella al merito del lavoro. Si tratta di Paolo Capobianco, Eugenio Dell’Amico e Antonio Augusto Froio. Saltata la tradizionale cerimonia regionale del primo maggio nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, i nuovi maestri riceveranno l’onorificenza entro l’anno, con una cerimonia più sobria, me sempre densa di significato, probabilmente in prefettura. Sorpresa e soddisfazione, sono i sentimenti espressi dai tre insigniti, per una stella che premia laboriosità, professionalità, serietà, di una intera vita dedicata al lavoro e ai suoi valori più alti. "E’ un rinascimento per il lavoro che abbiamo fatto e per quello che ancora c’è da fare" dicono i tre maestri. Classe 1951, coniugato con due figli, prossimamente nonno, Froio è nativo di Monfalcone, nel goriziano, si laurea in ingegneria meccanica e navale a Napoli e arriva a Carrara nel 1977, ai Cantieri Apuania, con una borsa di studio. Da qui parte la sua lunga carriera: tre anni all’Italsider di Torino, poi all’Inma di La Spezia come responsabile acquisti e produzione, quindi ai cantieri Benetti di Viareggio come responsabile di produzione, di nuovo in Inma, amministratore delegato alla Rosetti Marino di Ravenna, vice direttore alla Fincantieri di Porto Marghera, nel veneziano. Nel 2012 va in pensione ma continua l’attività come consulente ma nel 2016 è richiamato dalla Fincantieri di Sestri Ponente, nel genovese. E’ presidente della divisione navale di Confindustria Genova. Classe 1951, Eugenio Dell’Amico lavora nella cava di famiglia dal 1969. Una figlia, scuola dell’obbligo, Dell’Amico inizia come operaio, poi diventa capo cava, direttore dei lavori, e oggi è imprenditore della cava in galleria a Fantiscritti. E’ in pensione ma dirige sempre i lavori in cava. "E’ una onorificenza anche per mio padre Carlo, detto Carlon, che non c’è più e non ha mai ricevuto nessun riconoscimento" dice Dell’Amico. Antonio Augusto Froio ha passato una vita nello stesso ufficio: classe 1954, coniugato con un figlio, una laurea in ingegneria elettronica a Bologna, inizia a lavorare nel 1982 alla Oto Melara di La Spezia come analista di sistemi missilistici e ha sempre vissuto a stretto contatto con i missili, pur seguendo le vicissitudini dell’azienda che prima diventa Alenia e poi MBDA. In pensione da quest’anno, ha lavorato ai sistemi missilistici superficie-superficie della Marina.

Maurizio Munda