DANIELE ROSI
Cronaca

I fratelli Pesaro cittadini onorari . Koudsi frena: "La shoah fu inutile"

Nel voto del consiglio solenne il siriano della lista ’Arrighi’ si astiene per motivi ideologici

I fratelli Pesaro cittadini onorari . Koudsi frena: "La shoah fu inutile"

La cerimonia con i fratelli Andrea e Renata Pesaro. In alto la votazione con il consigliere della lista ’Arrighi’ Icham Koudsi che non ha alzato la mano

Andrea e Renata Pesaro sono ufficialmente cittadini di Carrara. Alla cerimonia di ieri in consiglio comunale non sono mancati i momenti di commozione e riflessione, in particolare dei diretti interessati, contenti di far nuovamente parte della comunità di Carrara, dove la loro vita era iniziata. Andrea e Renata Pesaro sono nati a Carrara, negli anni Trenta, costretti a fuggire a causa delle leggi razziali in quanto ebrei. La storia della famiglia Pesaro è stata studiata dalla consigliera Maria Mattei, che ha proposto la cittadinanza onoraria.

Nel 1940 Marcello Pesaro, il padre dei due fratelli, fu costretto a lasciare il suo posto da ingegnere alla Marmifera. Grazie all’aiuto della famiglia Forti riparò prima al nord e poi in Svizzera, dove riuscì a salvare la famiglia. I suoceri vennero invece deportati da Ferrara ad Auschwitz. Una storia che arrivò anche a Giorgio Bassani, che da qui scrisse poi il capolavoro del ’Giardino dei Finzi Contini’.

"Sono molto emozionato nel ricevere la cittadinanza – ha spiegato Andrea Pesaro – e oggi si chiude un cerchio. Un cerchio iniziato qui da Carrara, passato in altre città, fino alla Svizzera, per tornare qui. La cittadinanza per noi è molto importante, a livello intimo e personale. A Carrara ero già tornato per vedere le cave, ma oggi la giornata è molto più bella". La consegna della cittadinanza, votata a maggioranza con l’eccezione del consigliere Icham Koudsi che ha deciso di astenersi (seminando perplessità e reazioni nei consiglieri), è stata accolta da un grande applauso di tutta la sala consiliare verso i fratelli Pesaro. Koudsi ha motivato la sua astensione con il fatto che la shoah non abbia isnegnato niente.

Un pioniere nel campo dell’ingegneria informatica Andrea Pesaro, che nel lontano 1961 conseguì una laurea proprio in Ingegneria informatica, che all’epoca si chiamava Calcoli numerici, ottenuta al Politecnico di Milano, città dove poi è rimasto per lavoro. Durante la cerimonia, in cui sono intervenuti anche il presidente del consiglio Cristiano Bottici e la vicesindaca Roberta Crudeli, spazio anche per un appello della consigliera Maria Mattei sempre in chiave memoria. "Mi permettano il presidente e i colleghi consiglieri di riproporre l’idea – ha illustrato Mattei - che fu presentata in questa stessa aula dagli studenti del liceo artistico: ‘segnare’ la Casa Forti di via Carriona con una targa, già disegnata dagli studenti, e dedicata alla famiglia Pesaro, che portiamo nel cuore". Durante la cerimonia sono state mostrate alcune belle foto d’epoca della famiglia Pesaro, in particolare una foto raffigurante l’ingegner davanti a un blocco di marmo destinato all’arredo del Foro Italico a Roma. Presente in consiglio anche il parroco del Duomo, Don Piero Albanesi, i cui parenti erano vicini di casa della famiglia.