Grido d’allarme dei commercianti "Senza aiuti si rischia di chiudere"

Ristoranti, bar, alberghi e gelaterie i più colpiti dal caro bolletta. "Abbiamo impennate anche del 70-80%" "Siamo stati costretti a rivedere i prezzi, seppure con aumenti contenuti. Ci dispiace per i clienti"

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La nuova mazzata su un commercio già in difficoltà è data dal caro bollett. Tante attività fanno fatica a portare avanti il lavoro e a mantenere gli standard di qualità e di prezzi. Parliamo in particolare di ristoranti, bar e gelaterie, quelle attività che giornalmente devono tenere uno standard alto e un dispendio di energia elettrica non indifferente per il mantenimento di frigoriferi, forni, luci e gas. Come Giuseppe Pieretti dell’Enoteca Pane e Pomodoro di Massa che tutte le sere apre l’attività di ristorazione nel centro storico di Massa: "Per qanto riguarda il caro bollette di energia e gas ci sono state impennate di un 70-80% rispetto alle bollette precedenti, chi aveva bollette da 800-900 euro ha ricevuto bollette quasi raddoppiate. Chiaramente questo si traduce in aumenti a cascata, perché essendo aumentata a noi, è aumentato tutto anche alle aziende produttrici. Per la gestione di attività come la nostra diventa difficile. Nonostante questo abbiamo cercato di mantenere prezzi congrui a quelli di prima, ma ora ci troveremo costretti a mettere mano al listino, anche se cercheremo di ritoccarli il meno possibile. Ma non potremmo evitare per molto un aumento, seppur basso, perché ci andiamo in rimessa. Un altro problema importante è sul fronte amministrativo contabile, tutti i balzelli di tasse, bolli ecc, banalmente anche la gestione del pos è diventata dispendiosa. Gli aiuti devono arrivare dallo Stato, se non ci pensano loro è difficile andare avanti, anche perché in tutto questo periodo della pandemia, in cui abbiamo dovuto affrontare dei momenti veramente difficili come categoria, abbiamo bisogno di ricevere sicurezze. Anche gli enti locali potrebbero intanto darci una mano ulteriore, lasciandoci la possibilità di utilizzo del suolo pubblico e ridurre un po’ la tassa sui rifiuti: capisco che diventa difficile anche per le amministrazioni stesse aiutare ulteriormente, ma ci auguriamo che vada meglio perché se tutti lavorano nessuno ne esce sconfitto, nel frattempo cerchiamo di barcamenarci nella gestione degli acquisti e di resistere".

"Per quanto riguarda il caro bollette è un dramma- spiega Monia Alberti della gelateria Chocolat- non solo sono aumentate le bollette, sono aumentati anche i costi delle materie prime. Abbiamo purtroppo dovuto aumentare qualcosa al kg sul gelato e sulle torte, senza esagerare per non gravare sulle tasche del cliente, perché siamo tutti sulla solita barca. Mi aspetto che il Governo faccia in modo di rispettare le promesse, perché credo che se si continui così c’è un rischio palpabile che tante attività chiudano".

Dello stesso parere dei colleghi è Barbara Del Grande dello Snow Bar: "E’ un problema grandissimo questo, è aumentato tutto, il vino, le materie prime, i trasporti, insomma è un gran caos. Anch’io come gli altri cerco di non aumentare tanto i prezzi perché ci tengo che il cliente possa continuare a venire da me e non gli pesi far colazione al bar e l’aperitivo. Vorrei dire ai clienti che non siamo felici per niente di aumentare i prezzi, siamo costretti perché sennò non andiamo avanti. Lo facciamo obbligatoriamente, centellinando. Auspico che arrivino aiuti al più presto da parte del Governo, perché nessuno vuole trovarsi a dover arrancare per tenere aperta l’attività".

Margherita Badiali