
di Claudio Laudanna
CARRARA
"Abbiamo una ventina di lavoratori diretti a Carrara e altrettanti se non di più nell’indotto. Molte delle ditte che lavorano con noi però si lamentano che non riescono a trovare autisti che lavorino su Carrara". Sono passati più di quattro anni dal suo primo sbarco a Marina e ora il Gruppo Grendi vuole radicarsi sempre di più sul nostro territorio. Mentre è allo studio una nuova linea che colleghi il nostro scalo con Golfo Aranci, l’amministratore delegato della compagnia marittima, Antonio Musso fa un bilancio di questo periodo per l’azienda. "Ci siamo trovati molto bene in questi anni a Marina di Carrara e credo che si sia riusciti a superare anche molte delle opposizioni che avevano accompagnato il nostro arrivo in porto. Abbiamo dimostrato con la pratica che i timori per l’aumento del traffico e dell’impatto sulla viabilità cittadina fossero comprensibili, ma infondati. Con l’apertura del nuovo parcheggio in zona industriale abbiamo poi anche mitigato l’impatto della parte logistica – spiega Musso –. In generale l’idea che abbiamo della realtà carrarese è molto positiva anche perché abbiamo sempre collaborato al meglio con tutte le realtà e le istituzioni locali a partire dall’Autorità portuale e dalla Capitaneria di porto".
Una collaborazione che fa ben sperare anche per uno sviluppo futuro dello scalo marinello. "Livorno resta sempre lo scalo principale per i traffici con la Sardegna – spiega l’amministratore delegato di Grendi –, Carrara è comunque un’importante alternativa. Logisticamente abbiamo qualche vantaggio rispetto a una realtà più grande come quella livornese e in più si aggiunga che per chi viene dal Nord Italia siamo 70 chilometri prima. Questo significa un risparmio tanto per i trasportatori quanto per l’ambiente. Uno dei nostri obiettivi, d’altronde, è da sempre quello di arrivare con il trasporto via mare il più vicino possibile alla meta finale. E’ anche per questo che abbiamo realizzato il centro distributivo merci ad Olbia e che vorremmo ora puntare sulla rotta su Golfo Aranci". Un maggior radicamento sul territorio potrebbe voler dire anche un maggior numero di ricadute dirette e indirette anche in termini occupazionali. "Abbiamo una ventina di lavoratori diretti a Carrara e altrettanti se non di più nell’indotto – spiega Musso –. Molte delle ditte che lavorano con noi però si lamentano che non riescono a trovare autisti che lavorino su Carrara. La grande maggioranza dei nostri servizi, tra l’altro, si risolvono in giornata e per questo anche per chi lavora con noi avere personale di stanza sul territorio è sicuramente un vantaggio".
Grendi osserva quindi con attenzione i tanti passaggi cruciali che attendono lo scalo marinello nel prossimo futuro. Dall’avvio del waterfront al nuovo piano regolatore portuale, i prossimi si annunciano come anni di grandi novità. "Come operatore – sottolinea Musso – una delle nostre principali esigenze sarebbe l’ottimizzazione degli spazi portuali visto che tra la banchina e la parte del piazzale Città di Massa che abbiamo in uso ci sono circa 800 metri. In quest’ottica dobbiamo dire che abbiamo accolto in maniera molto favorevole l’ultima bozza di piano regolatore portuale e speriamo che si prosegua per questa strada. In quest’ottica ci auguriamo che il MInistero scelga la strada della continuità alla guida dell’Autorità portuale. Al di là delle competenze dell’attulae commissario Francesco Di Sarcina crediamo che sia molto importante andare avanti sulla linea tracciata da Carla Roncallo".