Gli studenti attivisti: "Qui per difendere il nostro futuro"

I ragazzi dello Zaccagna e Athamanta per l’ambiente

Gli studenti attivisti: "Qui per difendere il nostro futuro"

Gli studenti attivisti: "Qui per difendere il nostro futuro"

Non solo lavoratori allo sciopero d’indignazione per le frasi choc. A manifestare per chiedere più attenzione al territorio anche una classe quinta di studenti dell’istituto Zaccagna. "La cosa che mi tocca di più è l’inquinamento dovuto all’estrazione che imbianca i nostri corsi d’acqua – dice Giada Maltana –, la marmettola, la deviazione dei torrenti e le alluvioni. Gli imprenditori dovrebbero salvaguardare il territorio per noi giovani, per i loro figli e nipoti, ma evidentemente sono più concentrati a fare soldi che a tutelare il futuro per loro, i loro figli e tutti i cittadini". "In fatto di preservare i beni per le generazioni future c’è anche l’articolo della Costituzione che tutela l’ambiente e qui non lo stanno facendo, come da altre parti – aggiunge Filippo Tavoni –. E stamani siamo qui per cercare raggiungere l’obiettivo comune di regolamentare il settore dell’estrazione, da sempre lasciato a varie interpretazioni come la proprietà delle cave o i beni estimati in mano a un editto del 1751, che non ha nessuna valenza ad oggi, perché dopo l’unità d’Italia tutta la legislazione precedente viene annullata".

A manifestare anche gli esponenti dell’associazione Athamanta con lo slogan "Alberto Franchi è emblema dell’estrattivismo, smaschera sistema che disprezza lavoratori, ambiente e leggi". "L’imprenditore che fa profitti milionari sulle Alpi Apuane, bene pubblico, ha definito ‘deficienti’ i cavatori che si infortunano, e spesso muoiono, sul lavoro – scrivono da Athamanta –. Le sue parole fanno ribollire il sangue, ma non ci sorprendono affatto. Quindi non ci resta che dire grazie Alberto Franchi, grazie di aver mostrato il vero volto dell’estrattivismo, grazie per aver mostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, che ai due lati della barricata non stanno ambientalisti e lavoratori, ma padroni da un lato e il 99% della popolazione dall’altro".

Alessandra Poggi