ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Gli alunni “adottano” il fosso Botria

Un ‘Patto’ tra la scuola Dazzi di Bonascola e il Consorzio di Bonifica. Il corso d’acqua ripulito dai rifiuti

Un ‘Patto’ tra la scuola Dazzi di Bonascola e il Consorzio di Bonifica. Il corso d’acqua ripulito dai rifiuti

Un ‘Patto’ tra la scuola Dazzi di Bonascola e il Consorzio di Bonifica. Il corso d’acqua ripulito dai rifiuti

Insegnare alle giovani generazioni il rispetto dell’ambiente e la cura dei corsi d’acqua, che gettare sporcizia in fiumi e canali crea problemi di sicurezza idraulica. E’ lo scopo del patto di adozione che il Consorzio di Bonifica Toscana Nord ha sottoscritto con cinque scuole toscane. Un progetto per far sperimentare ai ragazzi le buone pratiche ambientali, andando a pulire fisicamente un corso d’acqua. A Carrara coinvolti circa venti ragazzi della scuola media Dazzi di Bonascola, le classi prime A e D. Gli studenti affiancati da personale del Consorzio Candia dei Colli Apuani e della Vab di Carrara hanno ‘adottato’ e ripulito il fosso Botria, un piccolo corso d’acqua a Bonascola, vicino alla loro scuola.

Una giornata fuori dall’aula per insegnare ai futuri adulti a non inquinare l’acqua per la loro sicurezza e per salvaguardare la terra. I patti di adozione sono un’iniziativa promossa e sostenuta dal Consorzio di Bonifica per diffondere una cultura rispettosa del pianeta che aiuta anche a ridurre il rischio idraulico. Dopo una lezione in aula gli studenti sono andati al fosso Botria, accompagnati da docenti e responsabili del progetto. Il fosso era abbastanza pulito ma i ragazzi hanno raccolto circa 5 chili di rifiuti, ‘armati’ di pinze, guanti e sacchi. "Grazie al progetto i ragazzi si prendono cura del corso d’acqua due volte l’anno – spiega Lorenzo Fontana, ingegnere del Consorzio –. Insegniamo agli studenti che lavorare in sinergia fa bene, spieghiamo loro come curarli e gli aspetti idraulici. L’iniziativa si svolge in collaborazione con agricoltori e volontari, a Carrara della Vab. Una sinergia che fa bene all’acqua. Nel fosso Botria la maggior parte erano rifiuti gettati in acqua dalle persone. Gli studenti hanno raccolto plastica, brik e bottiglie". Alessandra Poggi