Futuro della palazzina Serd Lavori per 700mila euro

L’edificio in via Democrazia rientra nell’iter della nuova Casa della Salute. Sono presenti criticità strutturali. Ridefiniti i termini dell’accordo Comune-Asl.

Futuro della palazzina Serd  Lavori per 700mila euro

Futuro della palazzina Serd Lavori per 700mila euro

Nell’iter che porterà alla realizzazione della nuova Casa con ospedale di Comunità nell’area ex scalo merci della stazione di Massa, si delinea anche quella che sarà la sorte della palazzina ex Serd di via Democrazia in centro. Come anticipato da La Nazione nelle scorse settimane, infatti, l’accordo fra Comune di Massa e Asl Toscana nord ovest prevede di fatto dei passaggi di proprietà: mosse che porterebbero palazzo civico a diventare proprietario della palazzina ex Serd. Nello scambio, quindi, prima sarà costituito un diritto di superficie sul compendio immobiliare con destinazione sanitaria per 33 anni a favore dell’azienda sanitaria, che tramite i fondi del Pnrr si farà carico di realizzare la Casa di Comunità sul terreno dell’area scalo merci, acquistata dal Comune da Rfi – Sistemi Urbani per 1,5 milioni di euro. Alla scadenza del diritto di superficie poi ci sarà la possibilità di far passare tutta la proprietà dell’area all’Asl.

Qui entra in gioco la palazzina ex Serd che in permuta a scomputo del valore residuo passerebbe fra le mani dell’amministrazione comunale. Inoltre l’accordo prevede che comunque in caso di ‘fallimento’ nella realizzazione della Casa di Comunità, l’azienda sanitaria si farà carico dell’immediato riscatto del terreno.

La palazzina ex Serd però ha anche tante criticità strutturali da risolvere e non potrà essere utilizzata subito, almeno non tutta. Ed ecco i nuovi termini dell’accordo fra Comune e Asl: l’unica parte davvero utilizzabile a oggi sono i servizi e le aree ancora sfruttate dal Serd al piano terra. Queste resteranno in affitto all’Asl che non verserà però mensilmente la cifra di locazione al Comune. La somma dovuta per l’affitto della durata di 20 anni sarà scomputato dai lavori che l’azienda sanitaria si impegna a effettuare per rendere l’immobile adeguato all’utilizzo entro i prossimi 4 anni fino a un massimo di 700mila euro di spesa. La struttura recuperata sarà poi sfruttata dal Comune per inserire altri uffici di fatto in centro città e dare sfogo ad alcuni settori che magari fino a oggi sono rimasti ‘soffocati’.

Francesco Scolaro