Fucili e pistole ereditate dal padre defunto Assolto anziano dall’accusa di detenzione illegale

Una successione che finisce in tribunale. L’uomo però è riuscito a far valere le sue ragioni e il giudice l’ha assolto dalla detenzione illegale di armi. Il padre aveva custodite in casa, legalmente denunciate, una pistola semiautomatica Beretta, un fucile Winchester, una pistola semiautomatica Bernardelli, un fucile semiautomatico Beretta, una revolver Flobert. Queste armi, una volta morto il padre, erano passate al fratello dell’imputato.

Una volta passato a miglior vita, l’anziano si era visto costretto a prendere questo arsenale in piena regola, da aggiungere alle altre armi che erano appartenute al padre, ma che erano entrate in suo possesso, ovvero una doppietta artigianale e un fucile monocolpo marca Mavi. Durante un controllo di routine della questura, era stato chiesto all’uomo che fine avevano fatto le armi di proprietà del padre e lui aveva candidamente risposto che le aveva lui in possesso, custodite nella sua abitazione a Massa. Proprio per questo è stato denunciato e successivamente indagato dalla Procura per detenzione illegale di armi da sparo.

L’uomo, difeso dal legale Luca Lattanzi, si è poi presentato davanti al giudice dell’udienza preliminare chiedendo di essere giudicato con il rito abbreviato. Il giudice Fabrizio Garofalo, considerato anche il fatto che l’uomo abbiamo sempre collaborato durante le indagini e, vista la particolare tenuità del fatto, a deciso di assolverlo. Anche la Pm Clarissa Berno aveva chiesto l’assoluzione dell’uomo.

AM