Frigido, lo sviluppo ‘dimenticato’ Fermi tutti i progetti immobiliari

Il sogno di ampliare le case o costruirne di nuove aveva coinvolto venti famiglie nel ‘Programma integrato’. Terreni trasformati da agricoli a edificabili al San Leonardo ma in due decenni è rimasto tutto fermo .

Frigido, lo sviluppo ‘dimenticato’  Fermi tutti i progetti immobiliari

Frigido, lo sviluppo ‘dimenticato’ Fermi tutti i progetti immobiliari

Una storia infinita e ingarbugliata quella del “Programma integrato del Frigido”. Una ventina di residenti, proprietari di immobili, con la promessa di poter ampliare le loro abitazioni un paio di decenni fa avevano ceduto alla proposta di un privato di trasformare i loro terreni da agricoli in edificabili, aderendo ad un piano di riqualificazione complessiva. I piccoli proprietari avevano accettato sottoscrivendo un contratto ad una società privata con la speranza di veder migliorato il quartiere e poter realizzare appartamenti nuovi o ampliamenti degli edifici esistenti. Sono trascorsi vent’anni e i residentI nulla hanno visto cambiare, tranne le cartelle dell’Imu e delle plusvalenze lievitate per il passaggio del terreno da agricolo a edificabile. Amareggiati e disorientati, hanno incontrato il consigliere comunale Daniele Tarantino che ha presentato un’interpellanza, ripercorrendo la storia infinita di quelle famiglie.

Il Programma integrato del Frigido è diventato di competenza del Comune di Massa e la situazione è rimasta ferma, perlomeno questa è la percezione dei diretti interessati. Il consigliere Daniele Tarantino con l’interpellanza chiede ora una risposta in consiglio. "Quale è lo stato attuale dell’opera e l’interesse dell’amministrazione e la destinazione definitiva dei terreni impegnati" è la domanda principale. Chiede poi di sapere se il terreno può diventare edificabile a progetto individuale e non complessivo e quindi annullando il vincolo esistente.

I piccoli proprietari avevano sentito parlare anche di fondi regionali su cui Tarantino vuole ora chiarimenti. E nell’interpellanza chiede poi "la sospensione e il rimborso dell’Imu, plusvalenze e spese accessorie accumulate in questi anni da questa situazione". "Ad ogni presentazione di progetto di piano di attuazione, venivano richiesti nuovi oneri di urbanizzazione – osservano i proprietari che si sentono beffati – e la società che ci rappresentava non è più operativa. Era il tempo del Borgo Ducale e si pensava a qualcosa di simile anche per quella zona lungo il Frigido, al San Leonardo, con le segherie dismesse. Il progetto? Almeno sulla carta era bellissimo ma adesso, sì, possiamo dirlo, è stata una fregatura".

Ci sono famiglie che hanno già versato quasi 40 mila euro per un “pugno di mosche“. Ora alla loro esasperazione e ai loro dubbi Daniele Tarantino chiede risposte all’amministrazione comunale di Massa.