Fratres, una lezione di solidarietà Sos agli studenti: "Aiutate chi soffre Bisogna sostituire chi non dona più"

In cattedra nell’istituto di Bagnone Ugo Martinelli, Paolo Bestazzoni, Alberto Albericci, Elisabetta Sordi

Fratres, una lezione di solidarietà  Sos agli studenti: "Aiutate chi soffre  Bisogna sostituire chi non dona più"

Fratres, una lezione di solidarietà Sos agli studenti: "Aiutate chi soffre Bisogna sostituire chi non dona più"

Promuovere la cultura della solidarietà, del dono del sangue e degli organi. Gli studenti più grandi del Pacinotti Belmesseri di Bagnone hanno conosciuto meglio il mondo del volontariato, grazie a un incontro promosso a scuola con il presidente del gruppo Fratres Ugo Martinelli di Bagnone Paolo Bestazzoni, il presidente provinciale Aido Angelo Ferdani, il presidente territoriale Fratres Alberto Albericci ed Elisabetta Sordi, responsabile del servizio trasfusionale dell’ospedale di Pontremoli. Obiettivo affrontare il tema del ricambio generazionale e parlare ai più giovani della donazione. "In Italia - ha esordito Bestazzoni -, l’età media dei donatori si assesta intorno ai 45 anni e rappresenta un intralcio all’agognato raggiungimento dell’autosufficienza: quando i donatori vanno in ‘pensione’ per limiti d’età, non vengono facilmente sostituiti dalle nuove generazioni. Tutti possono donare, aiutando chi soffre: non servono caratteristiche particolari".

L’obiettivo della campagna è diffondere la conoscenza dell’associazione tra i giovani, sperando di accrescere ancora di più la consapevolezza dell’importanza della donazione di sangue e plasma, un gesto periodico che si esegue nella gratuità, nell’anonimato, ma con consapevolezza". Angelo Ferdani, nella sua veste di presidente provinciale Aido ed ex direttore scolastico, ha spiegato quanto sia importante la donazione degli organi e dei tessuti: ogni anno, grazie al trapianto, migliaia di persone trovano una cura efficace e tornano a una vita piena. Alberto Albericci ha poi ripercorso la nascita dei gruppi Fratres in Lunigiana, evidenziando come il mondo della donazione sia fortemente cambiato dagli anni 50 a oggi. Ha illustrato l’importanza di alcuni gruppi sanguigni rispetto ad altri, della donazione del plasma, di una condotta di vita sana e della necessità di prenotare le donazioni per poter programmare l’attività degli ospedali. La Sordi è invece entrata nel dettaglio. "L’uomo è l’unica fonte per reperire il sangue - ha detto -, è un bene non riproducibile. Ci sono vari tipi di donazione, sangue intero, plasma, piastrine e donazione multipla di emocomponenti. Molti i vantaggi per il donatore: mantiene un corretto stile di vita, non reca danno a se o ad altri ed è appagato perché aiuta chi ha bisogno del suo sangue".

M.L.