ROBERTO OLIGERI
Cronaca

L'ultimo frantoio aperto, come una volta

Parla Roberto Marino, il decano degli olivicoltori: «A concimare ci pensano le mie mucche»

Adriano Riani al lavoro dentro il frantoio a Fivizzano

Massa, 19 febbraio 2017 -  C'è un frantoio, nel fivizzanese, ancora aperto. E’ il frantoio Riani a Casette d’Alebbio, l’unico in provincia dove ancora sono usate le macine in pietra. E’ qui che abbiamo incontrato Roberto Marini, decano degli olivicoltori della zona che, con i suoi 7 ettari di oliveto sopra la Valle dell’Aulella, in quel di Terenzano, ogni settimana arriva con la sua vecchia Land Rover a portare le olive raccolte negli ultimi giorni per produrre l’olio nuovo.

«Certi anni supero i 30 quintali d’olio – conferma Marini – : non capisco chi a Natale ha terminato di raccogliere e frangere. Noi abbiamo per la grande maggioranza la varietà “frantoio”, una pianta a maturazione tardiva che offre un olio di grande qualità e delicato. Portarle al frantoio entro dicembre, a mio parere, è un delitto sia per la qualità che per il portafoglio. La qualità in quel periodo non è ottimale e le rese s’attestano sul 12-13%: un modo per faticare e buttar via soldi. Io percorro il sentiero di mio padre, di mio nonno, dei miei vecchi. Abbiamo la fortuna di possedere l’uliveto in una vallata interna di Fivizzano, dove non arriva né la mosca olearia, nè il cicloconio. Le nostre piante, e ne abbiamo di secolari scampate alla gelata del 1986, non hanno mai avuto trattamenti, neppure il verderame. Le potiamo per ottenere una produzione accettabile ogni anno e per contenerne il rigoglio vegetativo.

Alla concimazione ci pensano le mie 17 bovine da carne che, da aprile a ottobre, pascolano in libertà. Faccio fare tutto alla natura. Per avere olio buono e resa, le olive devono essere mature: ora danno il 25%, il doppio che a dicembre, e si paga sempre 20 euro il quintale per frangerle. La fatica per me e i miei famigliari è data solo dall’impegno per la raccolta delle olive, non certo dalla vendita dell’olio prodotto. Per noi è un vanto dire che non abbiamo problema a piazzare la nostra produzione. I nostri clienti sono in Valle d’Aosta e in Emilia. Ci telefonano ogni anno. Vogliono l’olio di colore giallo, come quello di un tempo, e dolce. L’olio dolce della Lunigiana; venite ad assaggiare le bruschette che Riani il padrone del frantoio prepara per noi nel camino».