REDAZIONE MASSA CARRARA

“Franchi Umberto”, ricavi alle stelle Un fatturato di 51,2 milioni di euro

Il bilancio scende del 21% ma un boom di ordini nell’ultimo trimestre conferma la leadership mondiale

Bernarda e Alberto Franchi

Un 2020 difficile, ma che comunque lascia intravedere importanti segnali di ripresa. E’ quanto racconta il bilancio al 31 dicembre presentato dalla Franchi Umberto Marmi, il colosso del lapideo che da poco si è quotato in borsa. Il contraccolpo della pandemia si è fatto sentire anche nel mondo nel marmo, ma l’azienda di Nazzano ha dimostrato di avere comunque gli anticorpi per superarlo e guardare al futuro con ottimismo.

I dati generali raccontano di un 2020 che si è chiuso con ricavi totali per 51,2 milioni di euro, in netto calo dunque rispetto ai 65,2 milioni del 2019 (-21,5%), tuttavia i numeri negativi sono concentrati quasi esclusivamente nel secondo trimestre dell’anno appena concluso. Prova ne è che già negli ultimi tre mesi del 2020 la Franchi Umberto ha registrato una forte ripresa: 15,3 milioni di euro in crescita del 53,0% rispetto al terzo trimestre del 2020 e in aumento del 19,5% rispetto al quarto trimestre del 2019. Tutto ciò si traduce in un utile netto che resta sempre importante sebbene scenda dai 16,6 milioni di euro di dodici mesi fa ai 10,3 di oggi mentre la posizione finanziaria netta resta positiva, ma passa da 6,4 milioni a un milione.

Tutti questi dati saranno illustrati agli investitori lunedì, mentre l’assemblea ordinaria è convocata per il mese prossimo, il 19 di aprile. In quella occasione non solo sarà approvato il bilancio, ma si discuterà anche della distribuzione di un dividendo da 0,241 euro per azione rapportato al prezzo di 8,30 euro che era stato registrato lo scorso 17 marzo.

"Il 2020 resterà nella memoria di tutti come un periodo molto doloroso, ma anche un momento di grandi cambiamenti – sottolinea il presidente e amministratore delegato dell’azienda Alberto Franchi -. Da parte nostra ci siamo adoperati per adottare tutte le misure necessarie a tutela della sicurezza dei nostri collaboratori e siamo riusciti a conseguire ricavi per oltre 51 milioni di euro, a conferma della solidità della nostra società che ha superato un periodo di lockdown, nel quale siamo stati chiusi per oltre un mese, recuperando in modo significativo nell’ultimo trimestre del 2020. Auspichiamo che, nei prossimi mesi, la situazione migliori e le prospettive economiche per il distretto del marmo di Carrara e per noi stessi possano tornare ad essere positive".

Nonostante le difficoltà affrontate negli ultimi dodici mesi, dunque, il numero uno della Franchi Umberto non nasconde tutta la propria soddisfazione per quanto è stato conseguito anche in un periodo tanto complicato. "Non ci siamo mai fermati – spiega Franchi -. Abbiamo completato, all’inizio di quest’anno, l’acquisizione del 50% della Igf e abbiamo introdotto molte novità. Abbiamo completato la realizzazione di nuove aree espositive nella nostra sede di Carrara, abbiamo siglato una partnership con un distributore in Australia dove abbiamo aperto un nuovo showroom e introdotto la vendita dei nostri prodotti anche in remoto caricando tutto il nostro magazzino in formato digitale. Tutto questo ci ha permesso di mantenere la nostra redditività a livelli straordinari con un utile prima delle imposte e degli ammortamenti, vicino al 40% ed un utile netto superiore ai 10 milioni di euro".

Il trend positivo di fine 2020, inoltre, è confermato anche in questi primi mesi del 2021. "Abbiamo già acquisito importanti ordini dalla Cina e dagli Stati Unitie soprattutto siamo fiduciosi dei risultati che potremmo ottenere sul mercato cinese, dove è stata confermata la fiera di Xiamen – conclude Franchi -. Riteniamo di poter tornare ai livelli raggiunti nel corso del 2019 e siamo fiduciosi che tutte le azioni che stiamo mettendo in campo possano produrre risultati importanti".