
La fontana in zona Paradiso
Una volta c’era l’acqua che scorreva giocando con gli zampilli, c’erano anche i pesciolini, immancabile richiamo per i bambini e persino le luci colorate che si accendevano alternativamente. Con il tempo i pesciolini sono spariti e da oltre un anno anche l’acqua è andata a scorrere altrove (forse in alvei sotterranei come i fiumi del Carso). Comunque sia andata, la fontana di largo Giuseppe Taliercio, in località Paradiso, da oltre un anno è a secco. A segnalare l’inconveniente che si protrae da troppo tempo, è Luigi Azzarini, un marinello che è un assiduo frequentatore della passeggiata lungomare e che, come ex studente dello Zaccagna, cura il vicino cippo che ricorda Werther Cacciatori, medaglia d’oro della seconda guerra mondiale e insegnante di quell’istituto. "I giardini sono ben curati ma quella fontana asciutta non è un bel vedere, dà un senso di abbandono e proprio in una zona che è molto frequentata e che lo sarà ancora di più con l’inizio della stagione balneare" dice Azzarini. E mentre in tante città le fontane sono un elemento indispensabile di quell’arredo urbano che le rende più piacevoli e vivibili, a Carrara rappresentano un problema che non si capisce dove abbia origine. Sono note le lamentale della popolazione per la fontana di piazza Gramsci e della sua palla; ma non va meglio neppure dalle parti della Venere dove l’acqua non scorre da anni, ma almeno la Bagnante (questo il vero nome della fontana) non rischia reumatismi o artrosi.
Maurizio Munda