
Industriali
Carrara, 22 dicembre 2017 - Venti progetti finanziati per un totale di 440mila euro. Questi i numeri del lavoro portato avanti da febbraio dalla Fondazione marmo, presentati ieri pomeriggio. «Grazie a tutti i membri che hanno partecipato» dice Erich Lucchetti. Il cda, composto da 14 persone del marmo, ha deliberato di suddividere i fondi al 73 per cento per il settore socio sanitario, al 7,7 per cento per cultura e istruzione, l’1 per cento per ricerche e il 17 per cento per sezioni varie. Un’altra parte è stata accantonata «per dare vita – ha proseguito Lucchetti – a un progetto importante per lasciare un segno distintivo nel territorio. Ringraziamo le aziende che hanno contribuito e obiettivo del prossimo anno allargare la partecipazione dei sostenitori, non solo degli imprenditori delle cave, ma anche altre aziende del piano. La fondazione è aperta a tutti i sostenitori. Tutti sono i benvenuti. Oggi ricevuto telefonata dal dottor Tamburi di Caritas che ci ringrazia a nome di tutti». La parola è poi passata a Roberto Graziani: «Oltre alle aziende della fondazione desideriamo ringraziare Santucci, Max marmi, cave Lazzareschi, Fabrimar Benetti, la Tirrena, la Professional marmi. Grazie anche alla fondazione stessa per l’aiuto all’amministrazione con le luminarie natalizie, dalle cave al mare». « Aspiriamo – è intervenuto Andrea Balestri – ad aiutare non solo in questi campi, ma anche dare una mano alle giovani aziende del settore, anche con la nostra esperienza». «Un momento storico – è intervenuto Anselmo Ricci – che per questa iniziativa e per Carrara marble way si siano unite le aziende del marmo, non era mai successo». La raccolta fondi è stata resa possibile da un gruppo di aziende estrattive che hanno corrisposto contributi in proporzione alle quantità di blocchi escavati. A questi progetti i sono aggiunti i fondi dell’asta dei blocchi di marmo (36) del 21 ottobre scorso. Altri contributi sono arrivati da aziende e da privati per due interventi specifici: una borsa di studio e la partecipazione alle luminarie di Natale. Nel dettaglio i 20 dei 50 progetti arrivati, scelti dalla Fondazione: acquisto strumenti per Asl (radioterapia e endoscopio); servizio mensa per la Caritas; climatizzazione di un centro di assistenza attività spastici in via Pinete; campagna di analisi prevenzione tumori donne (400 analisi gratuite); attrezzature della materna di via Stazione e per il laboratorio del marmo; restauro vetrate dell’Accademia di belle arti; borse di studio per le superiori; contributo per progetto «Creatives cities»; contributo per costituzione archivi storici delle imprese del marmo; acquisto di pulman società sportiva dilettantistica, automezzo cinofilo dei vigili del fuoco, realizzazione campetto di calcio di una parrocchia.