MICHELE SCUTO
Cronaca

’Cardiosecurity’. Il progetto salva vite insegnato agli studenti: "Voi il futuro del Paese"

L’idea di Costantino: chi vuole la patente impari il massaggio cardiaco. Bignami: "Formazione su larga scala con logica e concretezza". Dimostrazioni con la Misericordia e il coinvolgimento degli alunni.

La mattinata con i piccoli insieme alla Misericordia (Foto servizio Paola Nizza)

La mattinata con i piccoli insieme alla Misericordia (Foto servizio Paola Nizza)

In Italia, ogni giorno, 180 persone muoiono per arresto cardiaco. Una ogni otto minuti. È la prima causa di morte, più letale degli incidenti stradali, ma ancora poco conosciuta nella sua reale gravità e, soprattutto, nella possibilità concreta che ciascuno di noi ha di fare la differenza. Perché un intervento tempestivo, anche da parte di un semplice cittadino, può significare la salvezza. Da questa consapevolezza nasce Cardio Security, un progetto ideato e promosso dal cardiologo dell’Asl Fabio Costantino. Il cuore dell’iniziativa è semplice e potentissimo: formare il maggior numero di persone possibile alle manovre salvavita di rianimazione cardiopolmonare e all’uso del defibrillatore.

La presentazione di ’Più formi più salvi’ si è svolta in Comune, alla presenza di autorità locali, personale medico, volontari della Misericordia e – soprattutto – di moltissimi studenti delle scuole del territorio. Ad accogliere e sostenere l’iniziativa sono stati il sindaco Francesco Persiani e l’assessore alla Cultura Monica Bertoneri, che ha evidenziato con parole chiare il ruolo chiave dell’educazione e della prevenzione: "È dalle scuole che deve partire la comunicazione, perché è lì che possiamo insegnare come prevenire, come soccorrere e, soprattutto, come chiedere aiuto chiamando subito i soccorsi".

Non a caso, i giovani sono al centro di questa rivoluzione. "Voi siete il futuro di questa nazione", ha detto Costantino rivolgendosi agli studenti presenti. "Formare voi significa formare l’intero Paese". Il progetto prevede di raggiungere tutte le scuole della provincia e ambisce ad estendersi a livello nazionale. Una delle proposte più concrete è rendere obbligatorio il corso Basic life support and defibrillation per tutti coloro che si apprestano a conseguire la patente di guida, e successivamente per ogni rinnovo fino ai 60 anni. Un’idea semplice, ma di impatto enorme. A 18 anni, chiunque dovrebbe sapere come reagire di fronte a una persona che collassa.

Troppo spesso, l’unica risposta è il panico. Ma bastano poche nozioni, qualche ora di formazione e un po’ di esercitazione pratica per trasformare un ragazzo o una ragazza in un potenziale salvatore. Durante l’evento è intervenuta, anche se da remoto per un imprevisto clinico, Elena Bignani, direttrice dell’anestesia e rianimazione dell’ospedale di Parma e presidente nazionale della Società Italiana di Anestesia e Rianimazione. Il suo messaggio è stato forte e diretto: "Questo progetto è il futuro, è la vita. Formare è salvare. Senza l’intervento delle persone comuni, noi sanitari spesso arriviamo troppo tardi. Cardio Security è l’unico esempio di formazione su larga scala pensata con logica e concretezza".

Per diffondere il messaggio anche oltre le mura delle scuole e delle istituzioni, è stato realizzato un video toccante, girato come un cortometraggio realistico: un padre si accascia a terra, la figlia chiama aiuto, chiede un defibrillatore, invoca il 112. Un’emergenza che può accadere ovunque, in ogni momento. Il video, pensato per essere mostrato nelle scuole e sui canali social, è stato realizzato gratuitamente da due creativi massesi, Riccardo Dalle Luche e Pier Paolo Poggi, che hanno messo a disposizione tempo e talento per una causa che riguarda ogni cittadino. Il progetto è stato definito una vera e propria rivoluzione culturale, non solo sanitaria. Cambiare la mentalità, abbandonare l’idea che in certe situazioni siamo impotenti e iniziare a credere che, con la giusta formazione, possiamo tutti diventare parte attiva della catena della sopravvivenza. Il primo anello è rappresentato da chi è presente al momento dell’evento. Non un medico, non un’ambulanza, ma chiunque: uno studente, un passante, un familiare. Cardio Security non è solo un’idea, è già realtà: si sta diffondendo nelle scuole, ha ottenuto l’appoggio delle istituzioni locali, coinvolge volontari, medici, forze dell’ordine e partener in supporto come Fonteviva.

Ma il passo successivo è nazionale. L’obiettivo è portare questa formazione ovunque, perché nessuno si trovi più impotente di fronte a un arresto cardiaco. Perché chiunque possa sapere come intervenire. In definitiva, Cardio Security è un progetto che salva vite, ma anche coscienze. Un invito all’azione, un esempio di cittadinanza attiva, un modello da seguire. Come ha detto Costantino, "non serve essere eroi, serve essere pronti".

Michele Scuto