REDAZIONE MASSA CARRARA

Focus della Pisaniana sul Consorzio Zia

Dopo le trasmissioni sull’economia provinciale e la serata dedicata alle cave, 50 Canale accende un faro sulla zona industriale

Dopo trasmissioni su economia delle cave, in generale e sulla portualità la Pisaniana, coproduzione televisiva Circolo Culturale Filippo Mazzei e la tv regionale 50 Canale stasera alle 21 sul canale 12 del Digitale terrestre toscano torna a parlare del nostro territorio con una puntata specifica sul futuro del Consorzio di zona industriale apuana. La struttura nata da decenni come volano industriale del territorio partecipata da Regione, Provincia e Comuni di Massa e Carrara e che ha visto stagioni di alti e bassi vive un momento di riorganizzazione generale anche alla luce della novità dell’ingresso nella compagine societaria al 15% della Autorità di sistema Mar Ligure Orientale, elemento di rilevanza e lungimiranza strategica di fare sempre più sistema tra enti per un rilancio delle attività produttive dell’area di cui il porto e le sue attività sono un pilone fondamentale. Consorzio di zona, quale futuro il tema del talk show registrato a Palazzo Ducale di Massa. All’ombra del Nettuno nella grottesca della recuperata struttura la conduttrice Carlotta Romualdi ha messo a confronto sul futuro del Consorzio ma anche su quello dell’economia provinciale Mario Smmariva, presidente Autorità portuale, Dino Sodini, presidente Camera dicommercio, Gianni Lorenzetti presidente della Provincia, Norberto Petriccioli, amministratore unico Zia, Andrea Raggi, assessore con delega al Consorzio Comune di Carrara, Andrea Cella, vicesindaco di Massa con collegamenti dall’esterno di Gabriele Mascari, direttore Confartigianato e Bruno Ciuffi, presidente Confcommercio, con l’’Angolo salute ambiente e territorio’ di Teresa Sichetti e Domenico Vitiello Canapafiliera, consigliere con Fernando Lorenzetti, chef Trattoria Toscana La No ‘. Racconta la trasmissione il produttore e presidente del Circolo Culturale Filippo Mazzei che con la vice dal 2014 ha inventato questa sorta di Linea Verde dall’esclusivo sapore toscano

Una Pisaniana, la quarta, in nemmeno un anno da quando sbarcate sulle cave con Vissani a giugno 2021...

"Si una grande soddisfazione che questa piattaforma di area vasta da Castagneto Carducci alla Lunigiana di una toscana della costa complementare all’area metropolitana fiorentina Firenze, Prato e Pistoia, veda una crescita di adesioni ad un progetto culturale di stare insieme attraverso un circolo aperto che ha nella sua trasmissione un racconto di eccellenze, attività, folklore, food, dove l’obiettivo è sempre e comunque mettere insieme campanili e diversità per farle incontrare e fare sistema verso le sfide del futuro".

Gli ingredienti del successo di tante adesioni tra soci e sponsor che credono nel progetto?

"Confronto pacato e dialogo, sempre unire mondo del governo dei territori impresa ricerca e categorie senza “tele rissa“, ma soprattutto provare in ogni occasione che oltre il tifo ed i campanili, se vogliamo vincere nel mondo, Livorno e Pisa come Carrara e Massa o Lucca e Versilia devono essere un‘offerta unica di sistema. Se poi ci vogliamo vantare, voler accogliere dopo esserci gemellati con città che da sole in Cina ad esempio contano 22 milioni di abitanti e la Toscana tutta ne conta 3 milioni e mezzo"

Cosa osserva ed emerge dalle sfide a sostegno dei territori di Massa e Carrara e cosa si propone ?

"Da cittadino del Mondo come il nostro Filippo Mazzei sentendomi toscano quanto italiano l’obiettivo del nostro progetto tra nuovi soci che stanno arrivando (20 tra Massa e Carrara ad oggi) e realtà che stanno sostenendo il nostro progetto televisivo, è di perseverare in una sorta di Versiliana itinerante che batte i territori una volta a settimana con 38 talk show l’anno dal 2014 con cene sociali al termine della chiacchierata televisiva che sono ulteriori occasioni di confronto ed incontro con i territori ed il food tipico. Vorrei portare sempre più anche attraverso il tubo digitale che incontra migliaia di spettatori, una provincia apuana proiettata spesso più in Liguria o a Modena, che tornasse anche ad essere più toscana, rilevando e mettendo a nudo come cassa di risonanza le difficoltà del pieno sviluppo dei territori, il nodo della carenza di sistemi infrastrutturali adeguati e soprattutto essere un corifeo delle soluzioni nel confronto pubblico di come dopo anni di violenze ai territori ritrovare armonia tra sviluppo ambiente e turismo che grazie alla scienza ed al buon senso nel 2022 non possono che andare d’accordo in una terra baciata da Dio ed al destino che può e deve tornare a fiorire".