Filo spinato e fiori di speranza La rinascita dopo tanto dolore

"Come farfalle sopra i fili spinati". Con questa frase, che prende spunto dal messaggio di Liliana Segre rivolto ai giovani, i ragazzi del liceo artistico ‘Gentileschi’ in occasione del Giorno della Memoria hanno accolto i fratelli Silvia Albertina Pesaro e Andrea Pesaro all’interno di una mostra e una performance pensati per ricordare le tante vittime della Shoah. A fare gli onori di casa la dirigente scolastica del ‘Gentileschi’, Ilaria Zolesi, insieme alla commissione cultura del Comune presieduta da Maria Mattei. "I ragazzi hanno voluto ricreare qualcosa in tema con il giorno della memoria - ha spiegato la preside - ed è stato deciso di suddividere la mostra in più fasi". La mostra, organizzata dagli studenti della IV A, in collaborazione con le classi V A, B e C, prevedeva una prima parte in cui vi era un’esposizione di targhe commemorative in omaggio alla famiglia Pesaro, che dovette abbandonare Carrara a causa dell’introduzione delle leggi razziali. Diverse le targhe preparate dagli alunni del liceo con colori e disegni pensati per l’evento. Immagini in cui gli alunni hanno utilizzato come soggetto i binari dei treni, oppure il filo spinato alternato con dei fiori, pensati come immagine di sofferenza ma allo stesso tempo di rinascita. I Pesaro hanno avuto modo di vedere le varie targhe preparate e alcune piccole statue sul tema degli affetti. La seconda parte ha previsto una performance toccante in una stanza vicina, in cui gli alunni hanno ricreato, in un ambiente quasi del tutto buio, una stanza della ‘riflessione’ in cui si alternavano interventi letti a voce alta dai ragazzi su testimonianze di alcuni deportati nei campi di concentramento. Sulle pareti della stanza, una grande illustrazione sui due lati raffiguranti un gruppo di deportati con la classica divisa a righe assegnata loro nei campi di concentramento. In chiusura sono stati mostrati alcuni interventi video con testimonianze di persone costrette a vivere il periodo delle leggi razziali, più alcune foto con alcune scene all’interno dei campi di sterminio. Una performance che ha ricevuto gli applausi dei consiglieri comunali, degli alunni e dei fratelli Pesaro.

Daniele Rosi