Bilancio positivo per la nona edizione del "Festival Organistico Internazionale", l’ormai tradizionale appuntamento serale delle domeniche di ottobre nella chiesa di san Pietro in Avenza.
"Sono stati momenti importanti di cultura e di inclusione - dice il parroco don Marino Navalesi – e nelle quattro serate non sono mancati né il pubblico né la qualità perché abbiamo portato organisti importanti e conosciuti". E come sempre è difficile dire quale sia stato il concerto più bello, mentre quest’anno la novità molto apprezzata sono stati i primi piani delle riprese con telecamera che hanno valorizzato i movimenti di mani e piedi su tastiera e pedaliera, facendo vedere quello che durante una esecuzione, succede nei dintorni dell’organo.
E il protagonista è sempre lui: l’organo Serafino Paoli del 1852, il più antico del comprensorio. Voluto dal parroco don Marino Navalesi che ringrazia gli sponsor: "senza di loro la manifestazione non sarebbe possibile", con la direzione artistica di Ferruccio Bartoletti, come sempre il festival è stato dedicato alla memoria di don Sergio Rosaia ed è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Carrara e la collaborazione di Anspi (circolo Piergiorgio Frassati), ditta restauro organi storici "Samuele Maffucci" di Pistoia, Furrer Carrara, ditta Verdini Marmi, Banca di Credito Cooperativo Versilia, Lunigiana e Garfagnana. E l’appuntamento è per il prossimo anno, edizione numero dieci.
ma.mu.