REDAZIONE MASSA CARRARA

Festa di Santa Croce col cardinale albanese scampato al carcere

A Bagnone si è svolta la tradizionale festa di Santa Croce, che ha origini assai lontane

L'eroico cardinale albanese Ermest Simoni insieme al vescovo Giovanni Santucci

Massa, 5 maggio 2018 - Quando le tradizioni sono importanti. A Bagnone si è svolta la tradizionale festa di Santa Croce, che ha origini assai lontane. Dopo il colera del 1854-55, che risparmiò la popolazione bagnonese, il consiglio comunale di Bagnone istituì (nel 1856) la festa votiva di Santa Croce da celebrarsi il tre maggio. Si è svolta anche quest’anno, con un ospite d’eccezione: Ernest Simoni, cardinale albanese di 91 anni, che ha concelebrato la messa con gli altri parroci e con il vescovo Giovanni Santucci. Dopo la funzione e la tradizionale processione, alla presenza dell’intero consiglio comunale, al cardinale è stato consegnato il premio città di Bagnone.

Simoni è un personaggio importante che ha avuto una vita travagliata. Il 24 dicembre 1963, dopo la celebrazione della Messa di Natale, fu arrestato dalle autorità comuniste, con l’accusa di aver celebrato messe a suffragio del presidente americano Kennedy, assassinato pochi mesi prima. Incarcerato e torturato, venne condannato a morte, ma la pena fu commutata in 25 anni di prigionia e lavori forzati.

Durante gli anni del carcere fu per i compagni di prigione un padre spirituale. Subì una nuova condanna a morte nel 1973, con l’accusa di aver istigato una sommossa, ma la testimonianza a favore di uno dei suoi carcerieri fece sì che, ancora una volta, la condanna non venisse eseguita. Dopo 28 anni di lavori forzati venne liberato. Il 21 settembre 2014 ha incontrato Papa Francesco in visita apostolica in Albania ed è stato proprio il Pontefice a nominarlo cardinale nel 2016.