ANDREA LUPARIA
Cronaca

Falsi incidenti, slitta il processo a medici e periti

Ieri mattina il pm ha formulato nuove accuse e gli avvocati difensori hanno chiesto e ottenuto un rinvio per leggere e studiare le carte

di Andrea Luparia

Piccola sorpresa al processo per quelli che sono considerati, dall’accusa, “falsi incidenti“ e che vede imputati avvocati, medici e dipendenti di questa o quell’assicurazione. In aula ieri mattina erano in tanti, tra imputati e legali ma l’udienza non è durata molto. Il Pubblico ministero ha elencato una serie di nuove accuse. E come prevedibile, gli avvocati hanno chiesto i termini a difesa, in quanto devono leggere le nuove carte in base alle quali la pubblica accusa fonda le sue tesi. E’ un loro diritto e il giudice ha accolto la richiesta disponendo il rinvio dell’udienza. Ma prima di entrare nel merito delle accuse, è giusto ricordare che alcuni reati (veri o presunti tali) risalgono al 2016 e quindi non è impossibile ipotizzarne la prescrizione, data la tradizionale velocità della giustizia italiana... Prima di elencare alcuni capi d’accusa, ribadiamo che la presunzione d’innocenza vale per tutti, anche perchè finora non c’è stata alcuna sentenza di colpevolezza. Ma vediamo, solo per descrivere l’impianto accusatorio, alcune tesi sostenute dal Pm. Cesare Tonini, medico specialista di Medicina Interna, in servizio al NOA a tempo indeterminato e a rapporto esclusivo, è accusato di aver redatto falsi certificati medici relativi alla prosecuzione della malattia di Sensi Mehdi “onde garantirle maggiore indennizzo dalla compagnia di assicurazione“. Lino Stefano Palla è accusato, come dirigente medico nel reparto di radiodiagnostica, di avere attestato “lesioni inesistenti redigendo referti medici relativi a un esame TAC ginocchio sx, piede e caviglia sx, polso sx in favore di Mucciarelli Christian, onde garantire un maggiore indennizzo“. Ed è accusato anche di aver ricevuto da Federico Radicchi e Jonatha Cirillo “per sé o per un terzo denaro per firmare certificati medici falsi riportanti lesioni da lui mai diagnosticate, per un ammontare di 800 euro“. Jonatha Cirillo è accusato di aver promesso e ceduto denaro a Lino Palla “al fine di fargli compiere gli atti contrari ai doveri di ufficio“. Emiliano Gentili ed Eleonora Pucciarelli di aver fatto “un falso referto di risonanza magnetica a nome di Vito Vita apparentemente rilasciato da un centro diagnostico“. Sempre Gentili è accusato di aver formato “falsi referti di risonanza magnetica e TAC a nome di Davide Vivoli, apparentemente rilasciati da un centro diagnostico lunigianese, presentati nell’istanza risarcitoria avanzata alle compagnie“. Sempre Tonini è accusato di aver redatto “falsi certificati medici relativi alla prosecuzione della malattia e di guarigione con postumi di Federico Gallotta“. Vincenzo Verduci è accusato “perché quale medico dirigente medico di Ortopedia e Traumatologia a tempo indeterminato e con rapporto non esclusivo in servizio al NOA redigeva falso certificato medico ortopedico a favore di Marino Gavarini“. Auro Fillini “perché quale medico legale incaricato dalla compagnia assicurativa di eseguire la perizia sulle lesioni riportate da Gavarini, attestava falsamente la sussistenza di lesioni redigendo perizia medico in cui riconosceva 13 punti di invalidità permanente“. Ma saranno i giudici (non il Pm) a stabilire chi è innocente e chi no.