Ex Coke, tutto fermo . Eni Rewind e Asi al Tar. Respinta la sospensione

Il 13 giugno si discute il ricorso contro l’individuazione dei responsabili presentato dalla Regione Toscana e dalla Provincia per fare chiarezza.

Ex Coke, tutto fermo . Eni Rewind e Asi al Tar. Respinta la sospensione

Ex Coke, tutto fermo . Eni Rewind e Asi al Tar. Respinta la sospensione

Dovremo aspettare il 13 giugno del 2024 per sapere se sia stata corretta la procedura di individuazione dei responsabilì dell’inquinamento dell’area industriale ex Italiana Coke, portata avanti dalla Regione Toscana e conclusa attraverso l’ufficio unico bonifiche costituito con la Provincia di Massa Carrara lo scorso settembre. Sono Eni Rewind e Asi Srl i due soggetti che la procedura ha individuato come ‘colpevoli’ e che possono essere chiamati in causa per portarer a compimento e pagare le procedure di bonifica. Il Tribunale amministrativo di Firenze ha fissato infatti per tale data la discussione di merito sul ricorso, rigettando nel frattempo la richiesta di sospensione avanzata da ‘Asi Srl’. Non ci si poteva aspettare nulla di diverso, era accaduto lo stesso con Edison: in materia di ambiente e bonifiche, infatti, questo aspetto viene ritenuto per giurisprudenza prioritario rispetto a qualsiasi altra motivazione addotta in causa.

I giudici del tribunale amministrativo il 5 dicembre hanno quindi rigettato la richiesta cautelare di Asi con una brevissima motivazione: "Considerato, nella comparazione degli interessi in gioco, che appare prevalente quello alla celere esecuzione degli interventi di bonifica di cui è causa rispetto al pregiudizio lamentato dalla ricorrente avente carattere patrimoniale e suscettibile di essere ristorato per equivalente". Di fatto la decisione del Tar rimanda tutto al giudizio di merito sul ricorso già fissato, come detto, al 13 giugno del 2024. Ancora sei mesi di attesa, ancora tempo per dei terreni inquinati che aspettano ormai da decenni di essere ripuliti dei veleni.

Il ricorso, presentato dal gruppo Asi contro Regione Toscana e Provincia di Massa Carrara, chiedeva l’annullamento dei decreti di individuazione dei responsabili della contaminazione, atti presupposti, connessi e consequenziali e persino della delibera della Regione e della Provincia che ha portato all’approvazione e alla costituzione dell’ufficio unico bonifiche, che chiede sian dichiarara "inefficace e tamquam non esset". Non ci sarà invece alcuna discussione per eventuali sospensive nel secondo ricorso al Tar, sempre contro Regione e Provincia, presentato da Eni Rewind che però non ha richiesto alcuna ordinanza di sospensione cautelare attendendo sin da subito il giudizio di merito.