REDAZIONE MASSA CARRARA

Evade due volte dai domiciliari. Giovane finisce in carcere

Le sue fughe in uno stesso pomeriggio bloccate da un carabiniere fuori servizio ad Aulla .

Evade due volte dai domiciliari. Giovane finisce in carcere

E’ stato condannato per direttissima e questa volta è finito in carcere dopo essere evaso per ben due volte dagli arresti domiciliari. Non è bastato neppure il braccialetto elettronico per fermare il giovane aullese arrestato la notte della Befana mentre cercava di sfondare la vetrata di uno studio medico in viale Lunigiana. Gli erano stati concessi gli arresti domiciliari e messo il braccialetto elettronico ma il giovane per due volte nello stesso pomeriggio è evaso dalla sua abitazione. Una “primula rossa” quel ragazzo da tempo conosciuto dalle forze dell’ordine. Nel primo pomeriggio di mercoledì, verso le 13,30, si era allontanato da casa a piedi malgrado il provvedimento del giudice e il braccialetto elettronico. E’ stato un carabiniere libero dal servizio e in abiti civili, l’appuntato scelto Amos Benedetti in forza al Comando provinciale di Livorno, a vederlo ed a chiamare i colleghi del pronto intervento. Il militare, che vive in Lunigiana, si trovava presso l’attività commerciale della moglie sempre nella zona di via Nazionale quando ha riconosciuto nella persona che stava transitando a poca distanza un soggetto che sapeva essere stato condannato e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Una pattuglia dell’Arma è arrivata in zona, ha quindi rintracciato e fermato il fuggiasco. Rimesso ancora ai domiciliari, quando si pensava ormai che la situazione si fosse definitivamente stabilizzata, verso le 19 il secondo tentativo di fuga. Il giovane è uscito un’altra volta dalla propria abitazione disattendendo l’ordinanza delle autorità giudiziaria. Ed è stato ancora l’appuntato scelto Benedetti a notarlo, come riferito da alcuni abitanti della zona presenti in quel frangente, ed a chiedere l’intervento dei colleghi. Sono quindi ripartite le ricerche dell’evaso che sarebbe stato rintracciato un paio d’ore più tardi in un’altra zona. Portato al comando della Compagnia carabinieri di Pontremoli in stato d’arresto il giovane, ha trascorso la notte in cella di sicurezza. Ieri mattina, è arrivata per lui la condanna al termine del processo con rito direttissima davanti al giudice del Tribunale di Massa che questa volta ha deciso per la custodia cautelare in carcere.

Roberto Oligeri