Emergenza sangue, a rischio la chirurgia

Anna Baldi del Servizio trasfusionale Asl: "Servono più donazioni, carenza soprattutto dei gruppi Zero e A entrambi positivo e negativo"

Il gruppo Fratres Donatori di sangue è riuscito ad avere un incremento nel 2019 e 2020

Il gruppo Fratres Donatori di sangue è riuscito ad avere un incremento nel 2019 e 2020

Carrara, 12 gennaio 2022 - "È emergenza sangue. Doniamo per evitare il blocco delle attività chirurgiche". È un appello accorato quello che fa la direttrice del Servizio trasfusionale dell’Asl per l’ambito di Massa e Carrara Anna Baldi. L’aggravarsi dei numeri della pandemia ha reso sempre più complicata la situazione delle scorte di sangue. "Si tratta di una carenza che permane in Toscana, ma è generalizzata anche a livello nazionale, per questo esortiamo i cittadini ed i donatori in buona salute a recarsi al centro trasfusionale del Noa, ma anche degli ospedali di Pontremoli e di Fivizzano, per donare sangue e plasma. Tutti i gruppi sanguigni sono necessari, ma in particolare, vi è carenza di Zero negativo, Zero positivo, A positivo, A negativo. Negli ospedali il sangue è una necessità quotidiana, ogni volta che si verifica una carenza diventa drammatica non solo la gestione di eventi eccezionali come i disastri o gli incidenti, ma anche e soprattutto la quotidiana attività sanitaria che coinvolge la maggior parte degli interventi chirurgici e di alta specialità della cardiochirurgia, l’attività del pronto soccorso, le terapie oncologiche contro tumori e leucemie, i trapianti di organo e di midollo osseo. Altrettanto importante è la donazione del plasma che serve per i pazienti che vanno incontro a importanti interventi chirurgici, come gli interventi al cuore, nelle emergenze emorragiche del pronto soccorso, per i pazienti in terapia intensiva, o ancora per la produzione di molti farmaci salvavita, come i fattori della coagulazione o le immunoglobuline". Preoccupazioni che sono ribadite anche dal presidente dell’Avis di Carrara Nicola Baruffi.

"In questo momento purtroppo ci sono tanti donatori regolari che sono positivi o sono entrati in contatto con dei positivi e così le scorte stanno diminuendo – spiega quest’ultimo -. Il servizio sanitario monitora costantemente la situazione e, se serve, si attiva per recuperare il sangue anche in altri territori, ma questo non significa che non ci siano delle ripercussioni visto che per garantire il servizio in caso di emergenza si finisce, magari, per rimandare l’ordinario". Preoccupati per il calo delle donazioni si dice anche il presidente della Fratres di Massa Mauro Lazzarini che, comunque, sottolinea con soddisfazione i risultati ottenuti dalla propria associazione.

"Per il secondo anno consecutivo le donazioni, in quasi tutta Italia, sono notevolmente diminuite e anche in Toscana serve una media di 700 trasfusioni. Sono tante e quella quantità si raggiunge raramente ed ecco allora, per esempio, che può succedere come lo scorso ottobre a Cisanello quando era tutto pronto per un trapianto di fegato, ma mancando il sangue quell’organo è stato inviato in altra regione. In questo scenario, a onor del vero, Fratres è andata controcorrente e l’anno si è chiuso con un incremento del 12,9% sul 2020, e uno del 3,8% rispetto al 2019. Per chi volesse donare prenotare attraverso Avis o Fratres o direttamente ai centri trasfusionali del Noa (0585/498236), di Fivizzano (0585/ 940232) e di Pontremoli (0187/462227).